LATINA- Resta lo stato di agitazione del personale addetto ai servizi di pulizia e sanificazione presso l’Azienda Sanitaria di Latina e provincia, circa 250 lavoratori dipendenti della Raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) che attualmente gestisce i servizi essenziali all’interno delle strutture ospedaliere, in tutta la provincia di Latina. Lo stato di agitazione aperto da Sindacato CLAS a causa del mancato pagamento degli stipendi di gennaio e dell’incertezza sulle retribuzioni di febbraio.
La vertenza non si è conclusa neppure dopo il tavolo che si è svolto questa mattina in prefettura, alla presenza dei sindacati, del Capo di Gabinetto del Prefetto di Latina, dott.ssa Ippolito, la Asl dott.ssa Docimo e delle aziende coinvolte nella vertenza che hanno partecipato in videocollegamento.
“Dopo aver corrisposto solo in data odierna, le retribuzioni del mese di gennaio – dichiara Davide Favero Segretario Generale del Sindacato CLAS, che è il sindacato che rappresenta la percentuale più alta di lavoratori in questa vertenza – le aziende non sono state nella condizione di garantire formalmente, come da noi richiesto, che il pagamento di febbraio e dei mesi successivi, verrà fatto entro i termini stabiliti dal CCNL, lasciandoci incerti sul loro reale impegno. La ASL ha dichiarato la propria posizione facendo a noi la necessaria chiarezza. Permane lo stato di agitazione del personale e la Prefettura ha lasciato aperto il Tavolo, riconvocando le parti per il 17 marzo, nel caso in cui la vertenza non vengarisolta entro tale termine”.
Aggiunge Simona Rossi Querin di Sindacato CLAS: “Ci riserviamo di attivare tutte le forme di lotta sindacale previste per garantire i diritti dei lavoratori. I lavoratori e le loro retribuzioni, usati come leva per risolvere diatribe interne alla Rti è inaccettabile. Si tratta di una questione di rispetto dei lavoratori e del loro lavoro, si tratta di un fondamentale servizio a cui va garantita la continuità di prestazione e regolarità nel pagamento delle retribuzioni”.