Lavoro: Confael esclusa dal tavolo di confronto governo-sindacati

ROMA- Riceviamo e pubblichiamo: “La Confael viene nuovamente esclusa dal tavolo di confronto governo-sindacati. La Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori, infatti, non è stata convocata dal nuovo esecutivo che conferma l’atteggiamento di chiusura e preclusione già adottato dal precedente governo.

La Confael – in un comunicato – rende noto di aver inviato al Presidente del Consiglio una missiva nella quale “rinnova la sua formale e vibrata protesta ufficiale per essere stata, per l’ennesima volta, esclusa dal tavolo di convocazione della Presidenza del Consiglio”. La mancata convocazione – spiega il sindacato guidato da Domenico Marrella – “appare incomprensibile e ingiustificata e sembra non tenere conto, per motivi che a noi restano oscuri, di cosa la Confael rappresenti nel panorama sindacale italiano, ma anche europeo”.

Nella lettera il sindacato sottolinea che “se i criteri di scelta di chi deve partecipare ad un tavolo di confronto e consultazione a carattere nazionale sono numero degli iscritti, anni di omogenea e capillare presenza sul territorio, disancoramento dalla tutela di singoli segmenti di una categoria, la Confael ha tutti i titoli per essere presente. A questi dati oggettivi – precisa la Confael – si deve poi aggiungere che la Confederazione ha, al momento, 400 mila iscritti, appartenenti a molte categorie, con sedi in tutte le regioni e nelle più importanti città italiane, con corrispondenti anche in sedi estere”.

Importante e puntuale – tiene a sottolineare ancora la Confael -, è poi “l’intensa attività di promozione su temi quali la sicurezza nei posti di lavoro, che ha messo al centro dei propri programmi, così come il dialogo con i giovani e il futuro del Paese”.

Secondo la Confederazione questo atteggiamento di chiusura “rappresenta un diritto violato, perché si impedisce di rappresentare in ogni sede le migliaia di cittadini (italiani e non) che si riconoscono nella sua forte azione sindacale”.

 

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