Lavoro: Confael, governo convochi subito tavoli su salario minimo e CIG per il caldo eccessivo

ROMA- “Il governo istituisca immediatamente i due tavoli di lavoro per affrontare le due emergenze del momento, il salario minimo e la cassa integrazione per l’ondata di caldo anomalo”. Lo chiede Domenico Marrella, segretario generale della Confael, sottolineando che per affrontare questioni simili è necessario un confronto quanto più ampio possibile.

Marrella ricorda che la Confael si batte da tempo per introdurre per legge il salario minimo, e accoglie come un segnale positivo la disponibilità mostrata dalla premier Giorgia Meloni. “Anche se la premier è stata molto prudente – commenta il segretario generale della Confael – ha lanciato un segnale di apertura molto importate. Soprattutto perché potrebbe fermare tutta quell’ala della maggioranza che sta cercando di affossare il salario minimo”. Marrella sottolinea quindi che, “Da quanto emerso, Palazzo Chigi sembra intenzionato a un confronto a 360 gradi, e il dato ancor più positivo è che intende coinvolgere nei lavori tutti i sindacati e non solo con le solite sigle che stipulano i contratti collettivi”.

Sulla cassa integrazione speciale per evitare che l’ondata di calore provochi ulteriori morti, Marrella sostiene che “È necessario varare una legge, un simile intervento non può essere un semplice tappabuchi. Non ha senso un intervento che duri 10 e 15 giorni. La crisi climatica è ormai un dato di fatto, ogni anno fronteggeremo nuove ondate di calore, serve quindi una misura strutturale”.

Il numero uno della Confael chiede quindi di “riunire le rappresentanze dei lavoratori e delle imprese attorno a un tavolo e stabilire che quando la temperatura supera certi limiti, non è possibile proseguire l’attività lavorativa. È necessario intervenire senza indugio, soprattutto per quelle categorie di lavoratori che svolgono la propria attività all’aperto, come ad esempio edili, braccianti, rider. In queste settimane questi addetti sono particolarmente esposti – conclude Marrella, – e anche in questo caso è necessario affermare con forza che non si può morire mentre si lavora”.

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