ROMA – “Oltre a non condividere la parte introduttiva della proposta di legge, che si ispira ad una visione tradizionalista e conservatrice della famiglia ma che il proponente si è impegnato a stralciare, trovo rischiosa l’idea di istituire un premio per i figli che si siano distinti per ‘azioni particolarmente meritorie’ in diversi ambiti. Quando festeggiamo le mamme, i papà o le nonne e i nonni, in occasione delle apposite feste, lo facciamo in maniera incondizionata e non perché hanno ottenuto un particolare risultato”. Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, a margine della Commissione Affari Costituzionali in cui si è svolta oggi alla Pisana l’illustrazione della proposta di legge “Istituzione della Festa regionale dei figli” di iniziativa del consigliere Orlando Tripodi (Lega).
“Una competizione che sarebbe bene lasciare fuori dall’ambito famigliare e affettivo, dove potrebbero esserci anche fratelli o sorelle con fragilità o addirittura disabilità. Come potrebbero sentirsi nel paragone con il fratello o la sorella premiati come ‘figlio o figlia più valente’? Rischiamo di innescare una discriminazione dolorosa su ragazze e ragazzi già fortemente bombardati da una società che li mette in continua ansia da prestazione. Per questo ho chiesto di audire in via preliminare in Commissione, prima che parta l’iter del provvedimento, tutti i rappresentanti del mondo pedagogista, scolastico, oltre a psicologi ed altri esperti dell’età evolutiva e del settore affinché possano esprimersi sulle ricadute di una simile iniziativa”, conclude Mattia.