Le classi 4A e 5A CAT dell’Istituto tecnico “Di Vittorio” di Ladispoli esplorano il cantiere della metro C Piazza Venezia

LADISPOLI- Un’esperienza indimenticabile per gli studenti delle classi 4A e 5A CAT dell’Istituto “Giuseppe di di Vittorio” di Ladispoli che lunedì 9 maggio, accompagnati dai loro docenti Massimo Cerrocchi, Enzo De Francesco, Gianluca Di Girolami, Giuseppe Cultrera e Sabino Fiore, hanno avuto l’opportunità di immergersi nel cuore del cantiere della Metro C Piazza Venezia. Guidati dal geologo Roberto Fiore e dall’Ispettore di cantiere alta sorveglianza tecnica Lillo Camilleri, gli allievi sono entrati nel cantiere, assistendo alle diverse fasi di scavo per l’inserimento dei pannelli di contenimento realizzati con l’utilizzo dell’idrofresa, una delle più grandi d’Europa. “Ma gli studenti – ha spiegato il Prof. Massimo Cerrocchi, Docente di Topografia e

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Disegno Tecnico e Tutor per l’Orientamento dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio – hanno anche potuto osservare da vicino l’utilizzo dei fanghi bentonitici, essenziali per la stabilizzazione dello scavo, e i ferri di armatura delle pareti, elementi cruciali per la robustezza della struttura. Non solo. – ha aggiunto il Prof. Cerrocchi, Docente di Topografia e Disegno Tecnico e Tutor per l’Orientamento dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio – I “giovani esploratori” hanno avuto la possibilità di soddisfare le loro curiosità ponendo domande agli esperti presenti, approfondendo così gli aspetti legati alla sicurezza e alle innovative tecniche impiegate nel cantiere”. Particolare attenzione è stata dedicata alle tecniche di monitoraggio messe in atto per garantire la stabilità degli edifici limitrofi, un tema di grande importanza che ha suscitato notevole interesse tra gli studenti. “La visita, resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di Cristina Fermi dell’Area comunicazione e Eleonora De Luca dell’Ufficio comunicazione della Società Roma Metropolitane, – ha concluso il Prof. Cerrocchi – ha suscitato grande entusiasmo e stupore da parte dei ragazzi, i quali hanno potuto toccare con mano la grandiosità di un’opera ingegneristica che cambierà il volto della mobilità capitolina. Un’esperienza che rappresenta un valore aggiunto impareggiabile per la loro formazione, avvicinandoli al mondo del lavoro e sensibilizzandoli verso l’importanza di grandi opere infrastrutturali che guardano al futuro, pronte a vincerne le sfide”.

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