Le dichiarazioni del vescovo Piazza sul primo corso della Scuola di sensibilizzazione socio-politica “Mario Fani”

di FEDERICO USAI –

VITERBO – Nel corso della conferenza di presentazione del primo corso della Scuola di sensibilizzazione socio-politica “Mario Fani”, il vescovo Orazio Francesco Piazza ha espresso il suo plauso per questo progetto che grazie ad un’opera pastorale a servizio del territorio e dei giovani  sarà da confronto e stimolo su tematiche legate alla vita sociale e politica : ” Il mio è un grido rivolto ai giovani, dobbiamo riconquistare l’attenzione dei giovani sulle tematiche sociali su uno dei valori principali della società ovvero la solidarietà. Ricordiamo i tre principi etici declinati a livello sociale che corrispondono a libertà, dignità e responsabilità personale. Ci sono tematiche di cui dobbiamo riconquistare l’autentico contenuto.Voglio precisare che nello spirito dell’impegno pastorale che sto portando avanti nel territorio : collaborazione, condivisione e corresponsabilità sono i temi guida da cui non prendo mai le distanze.Il vescovo prosegue affermandoPer cui università, scuole e il nostro istituto teologico vedono un cammino condiviso a servizio del territorio non solo per la formazione dei giovani ma per mettere in campo le competenze e dare attenzione alle problematiche che emergono. La sensibilizzazione sociale e civile è fondamentale per affrontare tutti i problemi sollecitati dal territorio. Questa scuola di sensibilizzazione risponde al bisogno di avvicinare i giovani e qualificare quanto più possibile la loro sensibilità civile e sociale affinché cresca il senso di cittadinanza. Bisogna andare a pescare gli elementi fondativi e riproporli per tracciare i sentieri su cui camminare coinvolgendo sempre di più i giovani. Per me l’amore per i giovani è uno dei punti determinanti per conquistare la loro sensibilità, spesso la realtà giovanile è distorta da tante forme di influenza che non favoriscono la capacità di riflessione personale, bisogna chiamarli a riflettere e a scegliere in piena libertà come vivere la propria dimensione personale. Questo è uno degli obiettivi di questa scuola che deve far scoprire la capacità critica, la capacità di saper valutare , discernere ,  i giovani devono sentire questa urgenza . Molto spesso sul nostro territorio la ricchezza di attività è un bene , non ci deve essere un mortorio. Come dissi in uno dei miei primi interventi a Viterbo :  Svegliamici dal torpore, ricordiamoci che uno dei torpori principali è la responsabilità sociale. Quando i giovani sono sollecitati con motivazioni molto chiare rispondono sempre con entusiasmo.”

 

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