di ARIADNA BULAT –
VITERBO – Sit-in a piazza del Comune, questa mattina, con una rappresentanza delle società sportive e degli istruttori aderenti all’Osservatorio per lo Sport e il Turismo Sportivo della provincia di Viterbo, che hanno protestato sotto la Prefettura, rivendicando il loro diritto di far sentite la propria voce riguardo la chiusura delle palestre previste dal D.P.C.M del 24 ottobre 2020.
Ugo Maria Bertoli, il portavoce della manifestazione dice che dopo il lockdown le palestre hanno presso tutte le misure di sicurezza e di sanificazione: “Non è un discorso di contagio, anzi non c’è stato nessun caso. Questa chiusura non è motivata e noi ci impegniamo a far valere i nostri diritti. E’ sbagliato il concetto, le palestre non sono un luogo di contagio, ma di controllo, di prevenzione e di sicurezza e non c’è motivo di chiuderle.”
“Lo sport fa bene – prende la parola Renato Sini – La palestra aiuta a combattere vari problemi della salute e noi siamo a disposizione dei cittadini per migliorare la loro salute, per dare loro un qualcosa in più e non soltanto dal punto di vista estetico, ma anche sociale. Noi abbiamo lo scopo di affrontare le problematiche dei giovani che non sanno cosa fare, tutti buttati sul divano a giocare con la play station, a mangiare incontrollati ed è questa la problematica di oggi.”
“La noia è la peggiore malattia dei ragazzi di oggi e prima il loro tempo libero lo passavano in palestra, non buttati sul divano” – conclude Elisabetta Frangipane.
Gli organizzatori hanno poi avuto un incontro con il Prefetto di Viterbo Giovanni Bruno, che ha detto che si farà il portavoce delle istanze delle palestre presso il Governo.
Presenti alla manifestazione di oggi anche il direttore della Confartigianato di Viterbo, Andrea De Simone e il consigliere comunale delegato allo sport Matteo Achilli, che si è detto contrario alle misure del Governo nei confronti delle palestre, non vedendo alcun nesso di questa chiusura.
