L’eccellenza regionale incontra la ristorazione locale

SANTA SEVERA – Dal 27 al 29 settembre “Il Villaggio del Mangiar Bene” animerà strade e piazze di Santa Marinella e Santa Severa. Degustazioni gratuite, convegni, itinerari gastronomici, sono gli ingredienti del ricco programma predisposto con il contributo di Arsial-Regione Lazio

dal Comune di Santa Marinella, Cibo Futuro, DMO Green Weekend e la Comunità Slow Food “Riccio di Mare”. I ristoratori del territorio si cimenteranno servendo assaggi di pietanze preparate con prodotti DOP e IGP del Lazio lungo un itinerario, da percorrere a piedi o in bicicletta, caratterizzato dagli stand delle aziende agricole produttrici di quelle stesse eccellenze eno-gastronomiche.

Il mangiar bene – la filosofia che sta alla base del progetto – deriva non solo dal piacere del palato ma anche dall’attenzione per il proprio benessere e la salvaguardia dell’ambiente. Venerdì 27 settembre si inizia con un incontro sul tema cibo e benessere, in particolare indirizzato alla problematica della celiachia. Tra i protagonisti: un cuoco, un gastronomo, un nutrizionista ed un esperto condurranno una tavola rotonda rispondendo anche alle domande del pubblico.

Sabato e domenica sarà possibile incontrare i produttori IGP, DOP e le filiere laziali di qualità per scoprire quanto sia facile comprare al prezzo giusto prodotti eccezionali direttamente da chi li fa.

Nelle stesse giornate i ristoratori, altri protagonisti di questa iniziativa, offriranno gratuitamente ai visitatori un assaggio della loro maestria culinaria, utilizzando proprio quei prodotti di eccellenza del nostro territorio regionale.

Per gli amanti della bicicletta, a tutto questo si aggiungono due appuntamenti sempre sabato e domenica: visite guidate di gruppo tra le bellezze archeologiche di Santa Marinella. Per loro sono state ideate delle fermate del gusto presso le quali potranno assaggiare gratuitamente i prodotti presentati.

L’iniziativa valorizza la passione dei ristoratori e il meglio della produzione agroalimentare laziale, stimolando una riflessione sull’etica del cibo quale valore intrinseco di un territorio.

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