L’educazione alla cittadinanza contro la violenza, le iniziative dell’istituto alberghiero di Ladispoli

LADISPOLI (Viterbo)-  Al via, all’Alberghiero di Ladispoli, una serie di iniziative legate al Progetto di “Educazione alla cittadinanza e alla legalità”. Giovedì 23 febbraio, le Classi Prime e Seconde, insieme alla IV Ka e alla IV Kbv hanno partecipato ad un evento per le scuole promosso da Unisona. “Valore della Diversità e prevenzione della violenza”: questo il tema al centro della diretta streaming. Sono stati Francesca Cesarotti e Riccardo Noury di Amnesty International Italia, con la partecipazione dell’attrice Beatrice Bruschi, del tiktoker e youtuber Luciano Spinelli e, in collegamento, di Giancarlo Commare, ad incontrare gli studenti affrontando da diversi punti di vista i temi dell’inclusione, dell’integrazione e della tolleranza.
Dati recenti – ricordano i promotori dell’iniziativa – dimostrano che ancora oggi, nelle scuole italiane, “più di 1 giovane su 5 ha esperienza di bullismo e circa 1 su 10 ha subito atti di cyberbullismo. Perciò in ogni classe, di ogni scuola, ci troviamo davanti almeno 4 giovani che hanno subito una violazione dei loro diritti” a causa della discriminazione, dell’intimidazione e della vera e propria violenza psicologica e fisica. Un’emergenza da affrontare con le armi della prevenzione e dell’educazione alla cittadinanza.
Mercoledì 1° marzo si è svolto invece l’incontro con l’Arma dei Carabinieri, che ha coinvolto tutte le Classi Prime.
“Nella nostra scuola la cultura della legalità rappresenta da sempre una priorità educativa – ha affermato la Prof.ssa Rosa Torino, Vicepreside dell’Istituto Professionale di via Federici – I sistemi di istruzione e formazione svolgono un ruolo insostituibile nell’insegnare e trasmettere valori fondamentali quali il rispetto reciproco, la tolleranza, la promozione dell’inclusione e dell’uguaglianza che deve permeare e ispirare ogni comportamento individuale e sociale. Ognuno deve fare la sua parte, soprattutto nelle aree e nei contesti sociali più fragili, caratterizzati da maggiori criticità. Si tratta di una sfida culturale ed etica che richiede interventi sistematici e non occasionali. Per questo motivo – ha aggiunto la Prof.ssa Torino – i nostri Progetti di Educazione alla cittadinanza iniziano dalle Classi Prime e seguono poi tutto il percorso scolastico degli studenti”.
E il 1° marzo a spiegare agli allievi dell’Alberghiero l’importanza di un’adesione profonda alla cultura delle regole e della legalità c’erano il Comandante della Stazione di Ladispoli Umberto Polizzi e il Maresciallo Sara Venuti. I due relatori si sono soffermati su temi quali il bullismo, la violenza di genere, il contrasto al consumo e alla diffusione di sostanze stupefacenti, i crimini informatici, i fenomeni di devianza giovanile, i vari generi di comportamenti antisociali e illegali.
“Purtroppo la cronaca documenta una preoccupante crescita del disagio e della violenza giovanile. – ha affermato la Responsabile di Sede Prof.ssa Carmela Panzella – Si tratta di un fenomeno che rischia di divenire strutturale, a cui bisogna trovare risposte efficaci e concrete che non possono limitarsi al puro aspetto sanzionatorio. E’ nostro dovere di educatori mettere in campo iniziative ispirate alla formazione e alla prevenzione, coinvolgendo tutti i soggetti che possono contribuire ad instaurare un dialogo proficuo con le nuove generazioni. E’ necessario costruire reti di supporto e di collaborazione che rendano più solida la comunità educante recuperando un rapporto con i giovani che rischia altrimenti di sfaldarsi e di perdersi”.
“E’ indispensabile comprendere il valore e il significato profondo delle regole e di quel sistema di diritti e doveri che presiede al buon funzionamento di ogni organizzazione. – ha concluso la Dirigente scolastica dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” Prof.ssa Vincenza La Rosa – Ringraziamo dunque, in modo particolare, l’Arma dei carabinieri che anche quest’anno ci ha sostenuto nella nostra azione educativa, spiegando agli studenti l’importanza di un’autentica ‘cultura della legalità”.

 

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