Lega Acquapendente: le strade della città un disastro

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Riceviamo da Lega Acquapendente e pubblichiamo.

“Scriviamo perché ci è stato segnalato lo stato in cui si trova via dello Stadio, che definire disastroso è solo un eufemismo. La carreggiata della strada infatti è stata ridotta da oltre un mese dalla segnalazione di una buca (anche se il termine adatto sarebbe voragine, vista la profondità) nel fondo stradale, che consiste in quattro paletti di ferro a cui è attaccato il nastro bianco e rosso di pericolo.

Ovviamente non serve molto per capire quanto sia pericolosa la via in queste condizioni: con la carreggiata ridotta, quando si scende c’è il pericolo di trovarsi una macchina di fronte e fare un frontale, per non parlare poi della scarsa visibilità notturna in quanto non c’è nessun tipo di illuminazione a segnalare la buca.

E possiamo dire che l’Amministrazione del Comune di Acquapendente non è nuova ad una gestione di questo tipo delle strade del paese, anzi si potrebbe definire recidiva nell’incuria. Già avevamo segnalato il caso della via Castagno d’Onano, in cui si era presentata la stessa situazione ed avevamo messo in evidenza anche le buche sulle strade del centro storico come via Roma. Abbiamo potuto notare che in periodo di campagna elettorale l’Amministrazione Comunale ci ha dato ragione su molte cose (dopo le delegittimazioni turno), e che adesso, dopo anni di rendita su progetti precedenti, vorrebbe fare qualcosa per il paese, ma come possiamo vedere le strade sono ancora in stato di desolazione.

Basterebbe solamente che il Sindaco e gli Amministratori scendessero dalle poltrone e facessero un giro per il paese a vedere in quali condizioni sono le strade, invito che più volte abbiamo fatto e che rinnoviamo ancora una volta. Da bravi italiani siamo fiduciosi che al termine del mandato e in piena campagna elettorale le strade saranno rifatte (come è sempre stato) quindi aspettiamo maggio per vedere le strade in condizioni percorribili!”.

Coordinamento Lega Acquapendente.

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