Lega: Coronavirus è emergenza globale, e Pd, Cinque Stelle e Civici deridono il consiglio straordinario chiesto dalla Lega

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Alla luce dello stato di emergenza globale dichiarato dall’autorità mondiale della sanità e dei due casi di coronavirus accertati in Italia, a Roma, riguardanti due turisti cinesi, apprendiamo che parte del Partito Democratico e alcune liste civiche diserteranno il consiglio straordinario sul coronavirus richiesto dal gruppo consiliare della Lega, ritenendolo “inutile”. Se l’argomento non fosse di drammatica attualità e di estrema serietà, ci verrebbe quasi da ridere. Del resto, per alcuni di loro, i consigli comunali, finora sono stati proprio questo, una barzelletta, pure quando si parlava di strade, di sociale, di verde, di cultura: in quasi due anni alcuni consiglieri di opposizione sono letteralmente spariti dalla sala del consiglio. Eppure non si discuteva di coronavirus, ma di cose di più immediata operatività per il comune di Viterbo. Loro non c’erano. Praticamente mai. Nonostante due anni fa siano andati dagli elettori viterbesi chiedendo loro il mandato a rappresentarli nella gestione della cosa pubblica. Non riteniamo di dover prendere lezioni di buona amministrazione da chi interpreta in questo modo il proprio ruolo di consigliere comunale. Non ci stupiamo che in occasione del consiglio straordinario sul coronavirus, abbiano organizzato una sorta di gita fuori porta. Non è una novità. Ma una consuetudine consolidata del Pd quando c’è da dare una risposta ai problemi effettivi della gente. Uno spocchioso menefreghismo, accompagnato dalla negazione dei bisogni reali delle persone, lo sminuire delle loro paure, delle loro preoccupazioni, e l’insulto, automatico, a chi invece se ne fa carico, accusato con sfacciata arroganza di speculazioni e strumentalizzazioni politiche. Solo così, del resto, possono cercare di coprire la distanza siderale che oramai li separa dal comune sentire della gente. Mentre dall’alto della loro boria ci accusavano di creare allarmismi per fini elettorali, dicendo che in Italia non c’erano contagi da coronavirus, ecco certificati due casi di persone infette a Roma, due turisti cinesi, a due passi da casa di ognuno di noi, Viterbo. Un esempio eclatante della superficialità e del pressapochismo con cui certa politica si pone di fronte alle problematiche. Anche le più gravi. Riteniamo che il consiglio comunale si debba occupare di tutto ciò che riguarda la collettività che amministra, e deve esserci sempre, anche, e soprattutto, quando la popolazione si sente minacciata da un pericolo reale e desidera rassicurazioni e informazioni utili. Civici, Movimento 5 stelle e Pd ci chiedono che competenza abbia il Comune in materia. Una risposta che possono benissimo darsi da soli, ripensando a tutte quelle volte in cui, avendo interesse a parlare di sanità in consiglio comunale, hanno ricordato al sindaco la sua veste di autorità sanitaria locale. Per questo restiamo fermi sulla nostra posizione di tenere un consiglio comunale straordinario, in cui sarà lo stesso direttore generale della Asl, dott.ssa Donetti a informare la cittadinanza insieme a degli esperti, sui protocolli adottati e sulle indicazioni fornite dall’OMS. Un segno di vicinanza e trasparenza doveroso in un momento in cui la minaccia del coronavirus sta addirittura modificando i comportamenti delle persone. Giungono notizie di acquisti in massa di mascherine antivirus. Compagnie aeree sospendono i voli. Paesi blindano le loro frontiere. Alcune regioni del Nord stanno adottando specifici protocolli sanitari: e pertanto vogliamo sapere cosa sta facendo il Lazio al riguardo. Una richiesta legittima che facciamo al servizio sanitario, in quanto amministratori del territorio, e che pare abbia infastidito Pd, Cinque Stelle e Civici. Sull’emergenza globale del coronavirus noi, come abbiamo fatto in tante altre occasioni, vogliamo essere presenti, vigili, trasparenti, e vogliamo dialogare con la città. Sempre rispettosi della libertà di tutti, lasciamo anche al Pd, al Cinque Stelle e ai civici di scegliere “l’assenza” di fronte a un tema che è entrato prepotentemente nel dibattito urgente e attuale della vita cittadina.

Siamo anche pronti a rinunciare al gettone del consiglio comunale straordinario sul coronavirus, ci aspettiamo che i consiglieri che hanno annunciato la loro assenza, facciano altrettanto per tutte quelle commissioni e consigli che forse erano meno importanti di un’epidemia che sta preoccupando tutto il mondo”.

Gruppo consiliare Lega

Comune di Viterbo

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