“Il Governo fa i conti senza l’oste: parla di difesa e sicurezza ma dimentica di inserire nella Legge di Bilancio le coperture economiche per il fondo destinato al rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici, a cui appartengono anche le Forze dell’Ordine. La premier Meloni accetta così che la sicurezza del Paese sia precaria come i nostri contratti” – così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, sindacato che da 30 anni tutela i diritti dei carabinieri e delle Forze dell’Ordine – “La mancanza di risorse per il rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici falcidia ancora una volta il comparto difesa e sicurezza, che non vede riconosciute le proprie specificità: la manovra punta sui settori produttivi ma anche le Forze dell’Ordine contribuiscono alla tenuta del Paese ‘producendo’ legalità attraverso i controlli, non possiamo accontentarci di pochi spiccioli per salvaguardare i cittadini. Come pensa il Governo che l’introduzione di un emolumento mensile accessorio una tantum, che porterebbe a un aumento dell’1,5% degli stipendi pubblici, sia sufficiente nel 2023 a tutelare il potere d’acquisto delle donne e degli uomini in divisa? L’aumento degli indici di prezzi al
consumo proseguirà anche il prossimo anno, la nostra pazienza invece ha un limite.”
Legge di bilancio e forze armate, Unarma: “La sicurezza del Paese è precaria come i nostri contratti”
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