L’Emporio solidale I Care sta aiutando attualmente 445 persone, il 75 per cento italiane

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Attualmente  sono 445 le persone che  l’emporio solidale I care, attivo dal maggio 2018 per iniziativa dell’Associazione di Volontariato Viterbo con Amore, sta aiutando in questo periodo di pandemia. Di queste 108 sono minori al di sotto dei 15 anni. In totale 160 famiglie, una decina delle quali non sono di Viterbo, ma dei paesi limitrofi. Inoltre, il 75 per cento sono italiane, un dato che è cambiato rispetto al passato, quando un 55 per cento risultava composto da italiani e il resto da stranieri, a riprova che la pandemia si è fatta sentire pesantemente anche nella Tuscia, con gente che ha perso il lavoro dall’oggi al domani. Questi sono soltanto alcuni dei dati forniti dal responsabile, Domenico Arruzzolo. “Purtroppo abbiamo dovuto assistere molte più persone dallo scorso marzo – ha spiegato – cercando di dare loro una mano non soltanto con la spesa alimentare, ma anche

Arruzzolo

cercando di colmare quel divario esistente tra le famiglie che se lo possono permettere e chi invece non può iscrivere i propri figli a pallacanestro o a pallavolo. Il terzo settore ha avuto molte difficoltà con alcune associazioni come i Clown di Corsia, che non hanno potuto più esercitare presso le Rsa, le scuole e gli ospedali a causa del Covid, così come i nostri Goji Vip di Viterbo, che dal giorno alla notte si sono ritrovati senza cose da fare. Noi, invece, non abbiamo smesso un attimo. Ci siamo fermati solo dal 7 al 14 marzo in attesa di sapere se i volontari, in lock-down, potevano lo stesso uscire per fare le consegne domiciliari. Dal 15 marzo al 31 maggio abbiamo fatto ben 1400 consegne domiciliari. Prima avevamo in carico 90 famiglie, con la pandemia siamo passati a 602 famiglie. Adesso la situazione si è normalizzata, ma gestiamo comunque sempre il doppio delle famiglie che avevamo prima”.

Ma come è riuscito l’emporio solidale a far fronte a tutta questa richiesta? “In quel periodo- ci spiega Arruzzolo – sono usciti tanti bandi per favorire interventi del terzo settore ed abbiamo avuto la possibilità di accedere ad alcuni fondi ed avere i finanziamenti per comprare i generi alimentari ed i prodotti per l’igiene personale.  Anche il Banco alimentare ogni mese ci mandava qualcosa, ma anche loro per il virus non distribuivano più. La Chiesa buddista ci ha dato 25 mila euro, visto che una parte del loro 8 per mille lo hanno destinato al terzo settore e siamo rientrati nelle 90 associazioni in tutta Italia al quale la chiesa buddista ha dato il suo contributo. Adesso abbiamo vinto dei bandi  regionali e il Comune con tutto il consiglio comunale lo scorso 30 dicembre ha votato un emendamento che ci ha riconosciuto 20 mila euro per le spese solidali. Ci affacciamo, quindi, a questo anno nuovo non disarmati, ma con riserve che abbiamo in magazzino”. Arruzzolo poi sottolinea il bel rapporto che si è instaurato con le Caritas parrocchiali. “Come Caritas si sono rivolti a noi per far fronte alle richieste delle loro famiglie – ha evidenziato – Abbiamo instaurato anche un buon rapporto con il Comune, la Asl di Viterbo, siamo entrati in questo contesto che lavora per contrastare forme di povertà ed abbiamo avuto un riconoscimento sociale del nostro ruolo che non può che farci piacere. Abbiamo avuto donazioni da parte di tante realtà e non siamo mai andati in sofferenza per le derrate alimentari e i prodotti di igiene. Lavoriamo adesso con una certa tranquillità. Ogni giorno  abbiamo dai 15 ai 20 volontari e spesso ci sono venuti in aiuto anche volontari di altre associazioni. E’ questo molto bello sotto il profilo aggregativo. Nel periodo del lock down  siamo andati avanti con un incremento di risorse giovani. Adesso abbiamo 32 volontari di “Viterbo con Amore” che lavorano  per l’emporio solidale”.

Arruzzolo poi conclude dicendo: “A causa della pandemia non abbiamo potuto svolgere una serie di attività collaterali come il mercatino del Tuscia Film Fest o le attività nelle scuole e con gli scout, attività tutte sospese per il Covid, ma speriamo di ritornare a fare attività relazionali. Nel 2020 abbiamo cancellato 7 iniziative che ci servivano per reperire i fondi, ma ciò che ci è mancato da queste attività ci è arrivato da altre fonti”.

Resoconto attività dell’Emporio Solidale I care di Viterbo Emergenza Covid-l9
11 aprile 2020 – 31 dicembre 2020
L’emporio solidale I care di Viterbo, nel periodo in esame, ha operato secondo una modalità straordinaria di sostegno alimentare attuando la consegna a domicilio dei pacchi viveri per le 93 famiglie inizialmente in carico, prima dell’aggravarsi della situazione sanitaria. In pochi giorni il numero delle richieste di aiuto pervenute da Servizi Sociali, Gruppi Civici, Parrocchie, ASL è stato tale che nel corso del mese di aprile si è giunti a sostenere 602 nuclei familiari di Viterbo e provincia per un totale di 1736 persone. Circa 1350 consegne domiciliari sono state effettuate dai volontari dell’Associazione di protezione civile APC FAVL nonché dai volontari dell’emporio. L’emporio si è, inoltre, reso disponibile per soddisfare ulteriori esigenze segnalate dalle parrocchie di Santa Barbara del Sacro Cuore, di Santa Maria delle Farine e del Cappellano del Carcere di Mammagialla.
Dal 16 marzo al 31 marzo I’Emporio Solidale ha distribuito 26 tonnellate di generi alimentari e prodotti per I’igiene. A seguito dell’allentamento delle misure restrittive a far data dal I giugno I’Emporio, adottando tutte le misure previste per la prevenzione dal contagio del Covid 19, ha riaperto i battenti alle 93 famiglie in carico che nel giro di pochi mesi sono salite a 161 unità (+ 57,7 per cento).Il 12 settembre è ripartita I’attività delle raccolte alimentari presso i supermercati con una colletta di materiale per la scuola. Il 19 settembre si è replicato con una colletta alimentare. Al momento non è possibile effettuare raccolte alimentari in presenza e, pertanto, con il consenso di 1l supermercati della zona sono stati posizionate delle ceste all’uscita per la cosiddetta “Spesa sospesa” pro Emporio.

Di seguito alcuni aspetti significativi di concreto sostegno che hanno caratterizzato questo periodo
riconducibili alle spese indicate nell’awiso pubblico:
– oltre ai generi alimentari confezionati e a lunga conservazione sono stati consegnati prodotti freschi come carne, frutta e verdura e DPI anti covid-l9 ( para C) sia in emporio (para B) sia a domicilio (para A )per i casi particolari;
– con I’inizio dell’anno scolastico sono stati distribuiti 85 kit scuola ragazzi appartenenti ai nuclei familiari dell’emporio;
– per 26 giovani I’Emporio ha provveduto, a far data dal mese di ottobre, al sostenimento dei costi per la loro attività presso associazioni sportive di Viterbo di calcio, nuoto, arti marziali, pallacanestro c e danza;
– in 10 distinte situazioni si è provveduto al pagamento di bollette dell’energia elettrica consumi idrici e gas onde scongiurare l’interruzione di tali importanti servizi presso vari domicili;
– in occasione delle festività natalizie I’Emporio ha provveduto ad acquistare dei giocattoli per i 104 bambini con età inferiore a 14 anni;
– per tutto il periodo l’emporio è stato sottoposto a interventi mensili di sanificazione degli ambienti e tutti gli utenti hanno avuto accesso alla struttura nel rispetto di alcune regole basilari come l’igienizzazione delle mani, l’uso della mascherina e la misura della temperatura con termoscanner.

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