Lettera alle Comunità per il cammino quaresimale del Vescovo: “Gesù Cristo è il Signore. Nostra unica speranza”

VITERBO- Riceviamo la lettera del Vescovo Piazza per il cammino quaresimale e pubblichiamo: “Carissimi Fratelli e Sorelle, con il segno penitenziale delle ceneri sul capo, iniziamo il pellegrinaggio annuale della Quaresima nel tempo prezioso dell’anno giubilare: un percorso interiore di conversione del cuore e della vita. In questa speciale Quaresima, desidero ricollegare questo sentiero di conversione del cuore e della vita con quanto all’apertura dell’Anno Giubilare è stato a tutti consegnato: camminare insieme nella speranza e scoprire gli appelli che la misericordia di Dio rivolge a tutti noi, come persone e come comunità. Questo cammino, fatto insieme, sia sostenuto dai sacramenti e dall’impegno in opere di misericordia, di carità, di pietà. Il cammino giubilare, infatti, si innesta nel vissuto, nella trama del quotidiano; in esso fa emergere l’azione rigenerante e salvifica di Dio per l’uomo e il creato. Quale contrappunto alle strutture negative che inducono al pessimismo, è offerta a tutti noi l’opportunità della speranza che non delude.
In questa Quaresima siamo chiamati a rimetterci in viaggio nella Carovana-Synodìa della Comunità e della realtà umana; ad essere pellegrini in un cammino dove fiducia e speranza si raccordano con rinnovata vitalità per riscoprire e rendere effettivo il senso della speranza cristiana nelle difficoltà e nelle prove della vita: la fede, nel vivere, genera speranza. «La Chiesa, madre e maestra, ci invita a preparare i nostri cuori e ad aprirci alla grazia di Dio per poter celebrare con grande gioia il trionfo pasquale di Cristo, il Signore. Infatti, Gesù Cristo, morto e risorto, è il centro della nostra fede ed è il garante della nostra speranza nella grande promessa del Padre, già realizzata in Lui, il suo Figlio amato: la vita eterna (cf Gv10,28; 17,3)» (Lettera Papa Francesco, Camminiamo insieme nella speranza).
Fissiamo ora lo sguardo sul Volto di Colui che viene incontro, il Crocifisso-Risorto, per mantenere viva nel cuore la speranza della meta comune verso cui procedere tra le tante vicende del viaggio. Sperare-in-Lui è seguirlo sul sentiero delle Beatitudini: segni e gesti di un agire misericordioso e fraterno che consegnano quanto è opportuno e giusto per dare vera pienezza alla vita. Questa Quaresima, nel rinnovare le radici autentiche del cuore con la linfa della speranza, spinge a saper sperare-con gli altri (Synodìa-Carovana), con quanti condividono il vivere quotidiano (Synòdoi) nell’impegno del comune cammino (Synòdos): la consapevolezza di non essere soli e il comune orientamento verso la destinazione di una vita in pienezza rendono più sostenibile la fatica del vivere.
Il camminare insieme ci aiuta a sostenere difficoltà e prove e a trovare risorse che da soli non potremo mai garantire. Invito voi tutti a fare insieme questo percorso quaresimale, tempo di rigenerazione e di nuovo entusiasmo nella vita, alla luce della Parola, della Penitenza e della Carità in modo da rinnovare la persona e le relazioni, a creare spazi di vicinanza e condivisione. Resistiamo alla tentazione dell’isolamento e delle varie chiusure che limitano le potenzialità nella vita.
In questa Quaresima giubilare, Dio chiede di verificare se nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nei luoghi in cui lavoriamo, nelle comunità parrocchiali o religiose, siamo capaci di camminare con gli altri, di ascoltare, di vincere la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri personali bisogni. Chiama ad un percorso fecondo di purificazione da ciò che impedisce il dono della comunione e di valorizzare quanto la rende possibile per tutti. La sua Parola offre lo spunto per sostenere questo impegno di conversione personale per il bene della Comunità: «Abbi un cuore retto e sii costante, tendi l’orecchio e accogli parole sagge, non ti smarrire nel tempo della prova. Stai unito a lui senza separartene; sii paziente nelle vicende dolorose, perché l’oro si prova con il fuoco. Voi che temete il Signore, amatelo, e i vostri cuori saranno ricolmi di luce» (Sir 2,1-13).
Questa Luce, che dona fiducia fra le ombre della vita, è irradiata dalla consolazione dell’amore della Vergine Maria, Madre della Speranza: ci raccoglie come i discepoli impauriti e delusi e apre il nostro cuore al dono dello Spirito che realmente rende nuova e piena la vita.
Chiedo, per questo, di condividere il sentiero delle Catechesi giubilari come pellegrini di speranza per dare volto alla comunione fraterna a cui il Signore ci chiama.

 

 

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