“Lettera di una nonna” sul Coronavirus

VITERBO – Riceviamo queste righe scritte da una signora (e nonna) e pubblichiamo: “Sono una nonna. Una delle migliaia di nonne che non può vedere la sua nipotina perché è costretta a rimanere a casa. Che non può portarla a passeggiare o a cogliere un fiore perché il covid-19 non glielo permette. Ma è questo virus a non permetterglielo? O siamo noi che, con il nostro comportamento, abbiamo esasperato così tanto la natura da metterla in condizione di scatenare questo impercettibile virus solo per farci capire che la stiamo distruggendo? Da decenni a questa parte che cosa stiamo facendo alla nostra madre terra? La stiamo inquinando fino all’estremo, stiamo danneggiando il suo polmone verde (la foresta amazzonica). Così, lei è stata costretta a farci capire una cosa banale e tremendamente importante: se NON SI RESPIRA, SI MUORE! E lo stiamo capendo ora, sulla nostra pelle. Allora facciamola respirare; non bruciamo i sui polmoni, così da poter tornare a respirare anche noi. Finiamola di inquinare il mondo con le polveri sottili. La madre terra ci ha sempre amato e noi la stiamo ripagando in questo modo. FERMIAMOCI! Diamo ancora la possibilità ai nostri nipoti di correre su un prato, di giocare spensierati, di ammirare un tramonto…”

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