ROMA – Un gruppo di associazioni ambientaliste ha inviato nei giorni scorsi una lettera di congratulazioni e auguri al nuovo commissario europeo per l’energia, Dan Jorgensen, nella prospettiva di supportare l’azione della UE in questo settore con analisi e proposte costruttive. In primo piano il tema della riduzione delle emissioni di metano del settore energetico che oggi è una delle soluzioni più efficaci ed efficienti per la riduzione delle emissioni di gas serra. Le associazioni sottolineano che nel breve medio periodo le emissioni di metano (CH4) hanno un impatto climalterante 80 volte superiore rispetto alla CO2.
Le associazioni firmatarie, tra cui gli Amici della Terra, nella lettera ricordano che: “L’UE ha dimostrato un’impressionante leadership a livello globale con l’adozione del regolamento sulle emissioni di metano del settore energetico” (Reg. UE 2024/1787 del 13/6/2024), ma al contempo rimarcano che “Il lavoro non è ancora finito”. In particolare le associazioni firmatarie individuano tre priorità per l’azione del commissario ai fini dell’attuazione del regolamento: 1)“Incrementare il supporto politico e tecnico della Commissione ai paesi membri sull’attuazione del regolamento”; 2) “Guidare verso una ambiziosa definizione degli standard emissivi per il gas importato”; e 3) “Incentivare azioni proattive di riduzione dell’impronta emissiva del gas naturale importato anche prima delle scadenza previste dal regolamento” (2027).
Per Monica Tommasi, Presidente degli Amici della Terra e firmataria della lettera a Jorgensen: “L’Italia ha tutti i requisiti per attuare tempestivamente ed in modo efficace il regolamento a partire dalla prima scadenza prevista per il 5 febbraio entro la quale ogni paese dovrà individuare le autorità competenti per i diversi ambiti di azioni per la riduzione delle emissioni di metano: Upstream, infrastrutture e import” (Come previsto dagli articoli 4 e 5 del regolamento). “Infatti ha ricordato Monica Tommasi “L’Italia con il tavolo tra ambientalisti e operatori del settore fin dal 2021 ha prodotto una proposta di strategia italiana di intervento per la riduzione delle emissioni di metano che ha anticipato molti contenuti del regolamento UE e contribuito dare un rilievo adeguato al tema nell’aggiornamento del PNIEC.
Secondo gli Amici della Terra l’Italia potrebbe avere un ruolo di riferimento nella UE per l‘attuazione del regolamento grazie al know how della filiera nazionale, know how che potrebbe essere valorizzato anche nella riduzione delle emissioni nei paesi da cui importiamo il gas naturale. Il metano manterrà infatti un importante ruolo nel sistema energetico europeo, fino al 2050 se non oltre.
In conclusione la Presidente degli Amici della Terra ha affermato che: “L’attuazione del regolamento è un fattore decisivo per gestire al meglio il ruolo del gas naturale nel processo di transizione energetica, ruolo che continuerà ad essere rilevante nel medio periodo. La mancata attuazione del regolamento, che prevede molti adempimenti impegnativi già nel 2025, potrebbe invece creare difficoltà rilevanti agli operatori in ogni caso soggetti alle norme del regolamento, e al contempo alimentare la sfiducia dei cittadini rispetto alla volontà del Governo di consentire all’Italia di dare il proprio contributo alla riduzione delle emissioni di metano del settore energetico.”
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