Libro d’artista per Alfonso Talotta

E’ stato stampato per le edizioni del “Bulino”, Roma, a cura di Sergio Pandolfini, in edizione limitata, 18 copie numerate, più 2, nella collana “GRAPHIAE”, n° 17, il libro d’artista di Alfonso Talotta.
Ogni copia contiene la poesia “L’arancia” del poeta contemporaneo, lombardo, Marco Molinari, e un’opera originale dell’artista viterbese.
Le 20 opere presenti sono state eseguite con la tecnica del pennarello su carta fotografica, tutte fatte nel 2023, con riferimento agli ultimi cicli pittorici dell’artista, come quello degli “Sdoppiamenti”.
La collana dei libri d’artista “GRAPHIAE” viene presentata dall’editore in occasione di mostre, convegni, avvenimenti artistici e eventi culturali.
Il mio è stato presentato in anteprima, insieme ai libri di altri artisti sempre della stessa collana, nel luglio scorso in occasione del Festival Internazionale delle Orestiadi, a Gibellina, Festival che presenta la totalità delle Arti tra Musica, Teatro, Danza, Arti Visive e molto altro.
Questo è il secondo libro d’artista di Talotta, il primo è stato “Le scritture della strada” del 2015, un libro-oggetto che oggi è nella collezione dei libri d’artista del MAGA, il Museo d’Arte di Gallarate (VA).
Le edizioni del “Bulino”, fondate da Sergio Pandolfini nel 1979, nascono come stamperia-calcografica nel rione Monti, a Roma.
Nel 1993/94 diventa anche galleria d’arte esponendo artisti come Accardi, Albers, Alviani, Bonalumi, Fontana e tanti altri, questo fino al 2009 quando la galleria chiude e la stamperia si trasferisce in via Silvio Benco nel quartiere Prenestino dove opera tuttora.
Nei libri curati da Sergio Pandolfini è fondamentale il contributo di poeti e artisti visivi, in un dialogo tra le pagine stampate e allestite rigorosamente a mano e ogni esemplare è un unicum.
Di seguito uno scritto del docente e critico d’arte Antonello Tolve sull’attività della casa editrice: “Il Bulino presenta tutti gli aspetti di un laboratorium creativo il cui volto mira all’intreccio di storie, alla tessitura di incontri, alla costruzione di racconti preziosi. I segreti della tecnica, l’abilità manuale, la precisione della rilegatura e il ricorso alla qualità sensuale delle materie prime si annodano infatti a una sensibilità che vuole creare ponti, a una disponibilità che ascolta e progetta, il tutto in un processo di produzione dove i sogni diventano segni”.

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