L’illogica della logica

di MARCO ZAPPA-

VITERBO- Ci hanno detto che il lockdown pasquale era indispensabile, salvo poi venire a scoprire che, primi dati ufficiali alla mano, riportati dai media, è servito poco o nulla.
Ci hanno imposto la chiusura dei luoghi della cultura, salvo poi tenere aperti focolai di contagio ben più pericolosi, dove le distanze di sicurezza sono un optional dovuto al buon senso delle singole persone. Ci hanno impedito in questi giorni di festa di andare a trovare dei parenti fuori regione per motivi di sicurezza. Ci hanno confinato quindi nelle città di appartenenza affamando turismo, relax mentale e ricchezza culturale…
E a fronte di queste ed altre restrizioni, verso le quali non mi arrogo il diritto di giudicare se giuste o sbagliate, hanno concesso di poter trascorrere giorni lieti di vacanze in zone costiere all’estero, ad esempio Formentera. Che senso ha tutto questo? Boh!
Tra l’altro non tutti possono permettersi questo svago, che magari non sarà costosissimo ma che è fumo per gli occhi per chi ha perso in questo anno parte di guadagno o parte del suo normale reddito.
E allora se divieto ci deve essere come ultimo sacrificio, che ci sia realmente e me ne frego della scusa del tampone, dei controlli e della quarantena per chi si fa la vacanza all’estero.
Io non pretendo di avere il cervellone di coloro che prendono queste decisioni (e che sono giustamente e lautamente stipendiati per questo) ma pur nella mia ignoranza della materia, mi pongo una domanda: con tutte le accortezze e precauzioni del caso, s’intende, non era più logico dirottare turismo e denari nelle nostre città d’arte, visto che sono ormai al collasso?

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