MILANO – Un programma volto al coinvolgimento informato e attivo del paziente oncologico nella gestione del proprio percorso diagnostico e curativo, in un’ottica integrata di osservazione e gestione della patologia tumorale e dei suoi trattamenti, con l’obiettivo di migliorare la risposta individuale alle terapie e, più in generale, l’approccio alla malattia. È il progetto “TUMORE: NON SOLO CURA!”, che la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori (LILT) Associazione Provinciale di Latina – in collaborazione con il Day Hospital oncologico dell’ospedale “S. Maria Goretti”, nell’ASL Latina – realizzerà grazie al finanziamento aggiudicato dal Community Award Program, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences riservato ad Associazioni di pazienti e Organizzazioni Non Profit nelle aree delle malattie infettive, delle patologie oncologiche e oncoematologiche.
La Provincia di Latina, come il resto della penisola, non è esente dal “male del secolo”. Come nel resto d’Italia, aumenta il numero di casi di tumore rispetto al passato, ma la buona notizia è che aumenta anche la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. La qualità dell’assistenza e l’alleanza terapeutica sono fattori di indiscussa rilevanza nel percorso di cura e di guarigione. Prendersi cura del paziente oncologico a partire dall’individuazione dei suoi molteplici bisogni è l’obiettivo primario del progetto “TUMORE: NON SOLO CURA!”, che nel corso dei prossimi dodici mesi coinvolgerà 30 persone del territorio pontino che hanno ricevuto la diagnosi tumorale in un percorso multidisciplinare di accompagnamento alla diagnosi e alla terapia.
I pazienti, selezionati in base a criteri di inclusione rilevati al primo accesso oncologico, saranno chiamati ad accedere a un ciclo di incontri multidisciplinari con singole figure specialistiche: medico oncologo, medico genetista, psicologo/psicoterapeuta, medico nutrizionista, medico esperto in medicina estetica. “La nostra Associazione offre da sempre servizi integrati volti al supporto medico e psicologico del paziente oncologico e dei familiari. Questo progetto si propone proprio di intervenire su tutte le direttrici multidimensionali della malattia oncologica – genetici, psicologici, estetici e nutrizionali – attraverso un ciclo di incontri realizzato dagli specialisti di LILT Latina e dell’ASL Latina – spiega la Dottoressa Rita Salvatori, Consigliere e Direttore Sanitario della LILT – Lega Italiana Lotta contro i Tumori – Associazione Provinciale di Latina e responsabile del progetto “TUMORE: NON SOLO CURA!”. Obiettivo degli incontri è di agire sulle dimensioni, distinte e combinate, che incidono sullo stato e sul percorso della malattia del paziente ma anche dei suoi familiari, per esempio mediante la corresponsabilizzazione sia nella ricerca prognostica di neoformazioni sia nell’adozione di stili di vita più salutari”.
In ambito oncologico, a partire dai bisogni di conoscenza dei pazienti, il progetto fornirà informazioni sulla natura e sull’evoluzione della patologia, dando loro le indicazioni necessarie per contrastare e gestire gli effetti collaterali delle cure e migliorare il proprio benessere fisico, anche avvalendosi del make-up genico per supportare la personalizzazione della cura. A livello genetico, il risultato atteso è di aumentare la consapevolezza sulla duplice funzione del make-up genico per individuare un aumentato rischio di predisposizione oncologica – da contrastare con la pratica di stili di vita salutari – e attivare programmi di sorveglianza attiva strumentale. Sul piano psicologico, gli incontri rileveranno gli stati di disagio vissuti in concomitanza e in sequela alla diagnosi e incentiveranno l’adozione di stili di coping efficaci, mentre a livello nutrizionale, il paziente sarà informato e educato riguardo all’importanza di una corretta alimentazione e di stili di vita salutari per recuperare e mantenere lo stato di salute generale, sia durante la terapia oncologica sia nella fase del post. “Ma l’aspetto che più ci sta a cuore è quello della cura della persona. Il progetto affronterà infatti le sfide al benessere psicofisico che il paziente affronta durante e dopo le terapie oncologiche, poste dai cambiamenti fisici in atto e dalle sequele. I pazienti potranno contare sul nostro sostegno per imparare a gestire i loro vissuti emotivi e affrontare al meglio la malattia” – conclude Rita Salvatori.




