di ANNA MARIA STEFANINI-
BAGNAIA (Viterbo) – Conferenza stampa questa mattina, 10 gennaio, alle ore 10,30, presso il birrificio Turan a Pian del Cerro a Bagnaia. Presenti, fra gli altri, la vice presidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, l’onorevole Mauro Rotelli, il presidente della Commissione Agricoltura della regione Lazio Giulio Zelli, il direttore di Unionbirrai Vittorio Ferraris, il coordinatore provinciale di FdI Massimo Giampieri, i consiglieri comunali Laura Allegrini, Gianluca Grancini, Matteo Achilli, la titolare del birrificio Turan Erika Brandi e il mastro birraio Diego Velnà.
Il presidente della Commissione Parlamentare Infrastrutture e Ambiente on. Mauro Rotelli ha illustrato alla stampa locale l’emendamento alla manovra di bilancio del governo in favore dei birrifici artigianali.
Sono circa 1300 i birrifici artigianali in Italia; 6 nella Tuscia dislocati fra i comuni di Bassano in Teverina, Civita Castellana, Grotte di Castro, Tuscania e nel capoluogo. Si tratta di un settore certamente prezioso per il territorio locale.
Dopo una visita guidata al birrificio di Bagnaia Turan cui è seguita la degustazione dei diversi prodotti artigianali locali, l’onorevole Mauro Rotelli ha spiegato che l’accisa non subirà variazioni nei prossimi tre anni:
“Si tratta di un’iniziativa parlamentare che poi il governo ha coperto con le risorse finanziarie. Un aiuto che certamente dà respiro ai birrifici italiani. L’accisa infatti non subirà variazioni per i prossimi 3 anni. Questo permetterà ai produttori di fare nuovi investimenti. I prodotti italiani rischiano di subire una concorrenza europea non partitaria. Per questo è necessario un intervento che permetta ai birrifici locali di competere ad armi pari. Siamo disponibili inoltre a un ragionamento di filiera su tutto il territorio della Tuscia, con l’obiettivo di comprendere e di proporre un conconcordato che possa semplificare al massimo le procedure.’
L’ intervento legislativo, promosso dai deputati Mauro Rotelli e Mirko Carloni, presidente della commissione agricoltura della Camera, introduce un sistema a tre scaglioni che prevede significativi vantaggi fiscali per i piccoli produttori: uno sconto del 50% sull’accisa per i birrifici con una produzione annua fino a 10.000 ettolitri; uno sconto del 30% per quelli con una produzione fino a 30.000 ettolitri; uno sconto del 20% per le realtà che non superano i 60.000 ettolitri annui, il 10% in più di sconto sulle accise e 25 mila euro di risparmio l’anno ogni mille ettolitri”.
Antonella Sberna ha evidenziato:
“Rinnovo l’ invito a poterci incontrare in sede di Unione Europea, perchè è fondamentale lavorare a una filiera e capire gli aspetti del settore che riguardano appunto la stessa Unione Europea. La disponibilità istituzionale è massima, anche per quanto riguarda il dialogo sulla competitività internazionale”.
Vittorio Ferraris ha aggiunto: “Abbiamo iniziato l’anno con una notizia importantissima: per i prossimi 3 anni l’accisa sarà la stessa, con una stabilità fondamentale sugli impegni finanziari”.
Zelli ritiene che l’intervento potrà migliorare l’esportazione e sarà importante sul piano della concorrenza. “Puntiamo anche a una norma regionale che possa facilitare la produzione della birra artigianale – ha affermato – Le produzioni di eccellenza sono elemento fondamentale di promozione e quindi vanno sostenute”.
Negli ultimi anni, il fenomeno della birra artigianale ha conosciuto una significativa crescita in Italia, trasformando il panorama della produzione e del consumo della birra nel Paese. I birrifici locali e italiani non sono solo produttori di bevande; rappresentano una vera e propria espressione culturale, economica e sociale del territorio.
I birrifici locali spesso si basano su ingredienti tipici della propria regione, creando birre che riflettono le tradizioni e le peculiarità del luogo. La varietà di malti, luppoli e spezie locali danno vita a prodotti unici che raccontano una storia. Questa valorizzazione del territorio non solo promuove la biodiversità, ma incoraggia anche un’economia circolare che supporta i produttori locali.
Molti birrifici artigianali si impegnano a seguire pratiche sostenibili, riducendo l’impatto ambientale attraverso l’uso di ingredienti biologici, la gestione responsabile delle risorse e pratiche di produzione ecocompatibili. Inoltre, l’approvvigionamento di materie prime locali riduce la necessità di trasporti lunghi, contribuendo a una filiera più corta e sostenibile.
I birrifici artigianali sono spesso anche luoghi di aggregazione e di cultura. Offrono tour, degustazioni, corsi e eventi che educano i consumatori sulla birra, la sua produzione e il suo abbinamento con i cibi. Questa promozione della cultura birraria contribuisce a creare una comunità consapevole e appassionata, capace di apprezzare la qualità e la diversità dei prodotti.
Sostenere i birrifici locali significa anche sostenere l’economia del territorio. Queste micro-imprese creano posti di lavoro, stimolano il commercio locale e promuovono il turismo. Le birre artigianali possono diventare un’attrazione turistica, contribuendo al flusso di visitatori nelle diverse regioni italiane.
I birrifici artigianali sono anche, in molti casi, laboratori di innovazione. I mastri birrai sperimentano con nuovi ingredienti e tecniche, creando birre uniche e originali. Questo spirito di creatività non solo arricchisce l’offerta, ma porta anche a una continua evoluzione del settore, stimolando la concorrenza e migliorando la qualità complessiva della birra in Italia.
I birrifici locali spesso collaborano con altri produttori, artisti e musicisti, diventando centri di comunità. Questo rafforza il senso di identità locale e comunità, creando legami tra le persone. In un’epoca di globalizzazione, mantenere vive queste connessioni locali è fondamentale per la coesione . I birrifici locali e italiani, dunque, giocano un ruolo cruciale non solo nella produzione di birra, ma anche nel sostenere l’economia, promuovere la cultura, migliorare la sostenibilità e creare comunità. Scegliere di supportare un birrificio locale significa investire nel futuro del proprio territorio, valorizzare il lavoro artigianale e godere di prodotti di alta qualità. Con la continua crescita di questo settore, il futuro della birra in Italia appare luminoso e pieno di opportunità.