L’orchestra giovanile Ars Nova al “Riposo” di Tuscania

di VINCENZO CENITI-

TUSCANIA (Viterbo) –  Una trentina di giovani della Tuscia viterbese riuniti nell’orchestra sinfonica “Ars Nova” hanno confermato sabato scorso a Tuscania la loro voglia di musica che sa di miracolo, davanti all’incantevole ancona cinquecentesca di Santa Maria dl Riposo e ad un pubblico attento, non solo del posto.
Sul podio Luca Tomarchio e Giuseppe Maria Ceccarini, cui vanno riconosciuti i meriti di apprezzabili arrangiamenti musicali e di una direzione asciutta che poco concede all’inutile. L’organico, creato da poco con costanza e sapiente tenacia, si è arricchito di volta in volta degli apporti di un nutrito stuolo di giovani, tanto che oggi vanta concrete coperture in ogni sezione, presupposto per una auspicata orchestra stabile. Esito provvidenziale di un impegno scolastico che Viterbo ha saputo curare da alcuni anni a questa parte con il Liceo Musicale Santa Rosa e la Scuola Comunale Musicale in cui i due Tomarchio e Ceccarini hanno appreso i fondamentali.
Programma ben calibrato con riguardo alle capacità di ascolto, a partire dai due movimenti mozartiani della Sinfonia n° 29 scritta dal giovane Mozart poco dopo il viaggio in Italia del 1769-1771 (in quella occasione il genio di Salisburgo sostò anche a Centeno, Viterbo e Civita Castellana). E’ qui che l’orchestra ha messo in mostra una solido “tappeto” di sottofondo degli archi che ha assicurato alla partitura la sonorità desiderata.
Ottoni in bella vista nel preludio del Rigoletto di Verdi bissato alla fine, insieme al Jurassic Park di John Williams. Nella rapida sequenza di musiche da film si è avuto conferma delle doti del giovane violinista Gabriele Lucarelli che ha affrontato a memoria come solista lo Schindler’s List dello stesso Williams (nell’omonimo film).
Nino Rota ha ricreato le sanguigne atmosfere anni Trenta del Grand Hotel di Rimini con il leitmotiv di Amarcord. Finali di sapore orientale grazie al “Merry go round of life” del giapponese Joe Hisaishi dal film Il castello errante di Howl. Prolungati applausi. Simpatica Giuseppina Brunori nella essenziale ed esaustiva presentazione dei brani e bene il ricco “spuntino” finale per esecutori ed amici allestito con prodotti casarecci e premura dal Comitato locale davanti al sagrato della chiesa. .

 

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