Lorena Paris legge una poesia di Angelo Di Mario

di LORENA PARIS-

Per questo nuovo appuntamento del Martedì con la poesia, mi fa piacere proporre un testo del poeta, saggista, scultore ed etruscologo Angelo Di Mario, poliedrico artista, annoverato come nome prestigioso del panorama culturale internazionale e che purtroppo ci ha lasciato qualche anno orsono. Consiglio, inoltre, di consultare il sito “bibliotecaaamuseoangelodimario.com” che compendia prestigioso materiale, opere e testimonianze sull’attività del poeta e sulla Biblioteca Casa Museo che porta il suo nome. I versi che ho scelto per le lettrici e i lettori di Tuscia Times sono tratti dal libro “Poesie -un giorno di radici” edito da Gabrieli, uscito nel maggio del 1975.

“La vita si misura
dalla magra chiaria
delle parole, quasi
specchio, o conchiglia
rimasta dietro la scia
delle
sedimentazioni.

Arcobaleno interrotto
tra l’infanzia e gli anni.”


Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris


 

Sono versi che portano inevitabilmente alla riflessione sulla esistenza. La sedimentazione che caratterizza la evoluzione di ogni essere vitale, di ogni composizione degli elementi. La genesi che si perde nella notte dei tempi e che continua dentro un misterioso percorso naturale. Il cambiamento arricchente.
Il richiamo alla parola, che ha il potere illuminante di misurare la vita, è un concetto poetico meraviglioso.

https://www.bibliotecasamuseoangelodimario.com/index.html

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