Lorena Paris presenta i versi di Federica Gallotta

di LORENA PARIS-

VITERBO- Per Di Martedì, poesia. Parole e voce, oggi, presento i versi di Federica Gallotta, apprezzata poetessa, figlia della terra di Tuscia. La sua prima raccolta di poesie,  del 2017 per Landolfi Editore, ha per  titolo: “ Altri nuovi giorni d’amore”.
La sua seconda silloge poetica, “MODI INDEFINITI” (InternoPoesia, 2020), ha la prefazione di Gabriella Sica. Quest’ultima pubblicazione raccoglie diversi testi che ho amato e amo per la efficacia
del loro messaggio poetico e anche per il linguaggio moderno, mai retorico. Le parole che Federica Gallotta sceglie di usare conferiscono valore aggiunto al “sentire”. La poetessa ascolta naturalmente il suo io interiore, lo narra nei versi e lo fonde con il suo essere osservatrice sensibile della  realtà per farne minuzioso spunto poetico.

“Come foglie le settimane
sfuggono dalle mani
di chi pensa di averne troppe,
persino il caffé viene su in fretta,
lo prendiamo e fugge la vita.
Resta soltanto la polvere
sugli oggetti silenziosi in casa mia. “

È una bella poesia che riporta al senso del tempo e del “tempo veloce”. La quotidianità che si ripete si accompagna alla frenesia del vivere. Le similitudini scelte dall’autrice: le foglie come le settimane,  il caffè che “viene su in fretta” sono convincenti suggestioni, espressioni immaginifiche di una realtà tanto viva, quanto sfuggente.
I due versi finali del testo: l’elegante riferimento alla polvere che ricopre ineluttabilmente gli oggetti della casa, la sua casa, sono metafora di silenzio (e forse di incomunicabilità). Un velo trasparente sul passato? Di certo sono richiamo vivido al ritmo naturale dell’esistenza e all’universale “panta rei”.

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