Lorena Paris presenta una poesia di Francesca Serragnoli.
Non mi lasciare nel traffico
“Non mi lasciare nel traffico
nel buio sordo di un attimo
quando non ti volti più
e caschi fra i rami
come un tramonto colpito
nel petto da uno sparo
non lasciami andare sotto i portici
che non hanno braccia
non farmi credere che la piazza
sia più bella dei tuoi occhi
che i gradini
siano le tue ginocchia.”
È una bella composizione nella quale la poetessa rivolge una “richiesta” di presenza e amore, usando un linguaggio essenziale, moderno seppur efficacemente immaginifico. Predominano nei versi delicatezza e misura nell’utilizzo dei verbi e quindi l’azione, il movimento, la trasformazione, quasi inesistente, peraltro, è l’aggettivazione.
Mi colpiscono le fusioni e le similitudini in essere tra la vitalità dei luoghi, del tempo, la materialità delle cose, le persone, i corpi. Un insieme che si intreccia metaforicamente e sentimentalmente tra suggestione e fisicità emozionale.
Della poetessa, consiglio la lettura del libro: La quasi notte”, uscito nel 2020.
Pubblicazioni di Francesca Serragnoli:
ll fianco dove appoggiare un figlio (Bologna 2003, nuova ed. Raffaelli Ed. 2012), Il rubino del martedì (Raffaelli Ed. 2010) e Aprile di là (LietoColle – collana Pordenonelegge, 2016), La quasi notte (MC, Milano, 2020).
#dimartedìpoesiaparoleevoce
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