Lorena Paris presenta una poesia di Maria Clelia Cardona

di LORENA PARIS-

Un nome molto stimato della letteratura contemporanea è quello di Maria Clelia Cardona. Poetessa, saggista, scrittrice e traduttrice, figlia della terra di Tuscia poiché è nata a Viterbo nel 1940 e vive da tempo a Roma.
Conosciuta e apprezzata da grandi poeti, quali Mario Luzi, presenta una variegata produzione editoriale e molti suoi testi sono inseriti in siti dedicati, riviste e antologie. Oggi, per le lettrici e i lettori di Tuscia Times, propongo un suo componimento che definirei raffinato, dal titolo “L’acacia nel vaso”

“Vedi quell’acacia piantata in un vaso
con le fogliette aleggianti sul balcone?
Un ciaociao ai colombi, una spina
puntata a guardia dagli insetti e per il resto
la poca terra e una promessa vana di radici
sulle pareti di coccio.
Le radici si attorceranno su se stesse.
Lo sa che aveva altrove
un destino di albero? “

da “I giorni della merla”, 2018.


Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris


C’è tanto “non detto” in questa poesia, che però traspare in tutta la sua efficacia. Sentimenti umani accomunati alla vitalità e al sentire della pianta si intrecciano nelle essenziali, precise e immediate parole scelte dalla poetessa e che offrono intensi spunti di riflessione. I concetti di naturalità, di scambio e interazione tra gli essere viventi, nonché le promesse, le aspettative e i destini di ognuno sono riposti in questi versi eleganti e senza tempo.

Trascrivo con piacere le parole di Maria Clelia Cardona sulla natura:
“la natura è in conflitto con la cultura umana. Crediamo di esserne i padroni e di poterla dominare, e, come si vede, andiamo incontro alle più gravi sciagure. Non rispettiamo l’autonomia degli animali, aspiriamo a un controllo totale dei viventi. Crediamo di poter distruggere impunemente ecosistemi millenari. Non riusciamo ad accettare né a capire la morte.”

Le note bio sono tratte dal sito “Leggendaria” con il quale M. Clelia Cardona collabora.

“Maria Clelia Cardona è presente su numerose riviste e antologie e ha pubblicato opere di narrativa, raccolte di poesia, traduzioni e testi di critica letteraria. Fra le opere di narrativa: L’altra metà del demone (Marsilio, 1998); Il cappello nero (Marsilio, 2000); Furia di diavolo (Avagliano, 2008); Sottoroma (Empiria, 2013). Fra le raccolte di poesia: Il vino del congedo (Introduzione di Mario Luzi, Amadeus, 1994); Da un millennio all’altro (Empiria, 2004); Il segno del novilunio (disegni di Lucilla Catania), Il Bulino, 2011; Di fiato e di fuoco (Postfazione di Giovanni Tesio, Coup d’idée, 2016), I giorni della merla (Postfazione di Marco Vitale, Moretti e Vitali, 2018). Fra le traduzioni: Yves Bonnefoy, L’acqua che fugge, Poesie scelte 1947-1997, (Fondazione Piazzolla, 1998); Carmina Burana (Guanda, 1995); Arthur Rimbaud, Una stagione all’inferno, (Ladolfi Editore, 2012). Fra le opere di saggistica: La storia della villeggiatura (Abete, 1994); L’essenza dei latini (con Luca Canali, Oscar Mondadori, 2000) e lavori riguardanti il mondo classico per Einaudi Scuola. È stata condirettrice della rivista letteraria “Malavoglia”, collaboratrice di “Pagine” e cura una rubrica di poesia su “Leggendaria”. Sue poesie sono tradotte in inglese e in francese.

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