Luciano Osbat inaugura i Pomeriggi Tourig 2025 con una lectio magistralis

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO –  Ieri, 31 gennnaio, a Palazzo Brugiotti, sede della Fondazione Carivit, ha preso il via la XV edizione de “I Pomeriggi Touring 2025” promossa dal primo Club di Territorio di Viterbo del TCI a cura del console Vincenzo Ceniti, quest’anno coadiuvato da cinque volontari che lo accompagneranno nello svolgimento delle iniziative in programma (Rosetta Virtuoso (segretaria), Simonetta Badini, Elisabetta Deminicis, Maria Antonietta Germano e Umberto Laurenti).

“Il nostro Club di Viterbo – anticipa Ceniti in apertura della conferenza –  oltre alla rassegna che andremo a fare, ha scritto una lettera da inviare al Comune di Viterbo con un documento da sottoporre all’attenzione del Sindaco dove spieghiamo che, secondo noi, vedremmo giusto dedicare, per la sua importanza storica, un Polo Culturale Polivalente nella chiesa dei SS. Giuseppe e Teresa, a piazza Fontana Grande (conosciuta come ex Tribunale). Altre associazioni, da noi sollecitate, possono condividere la nostra idea”.

Al tavolo dei relatori anche Stefano Gasperini, volontario del Club di Territorio di Roma il quale ha avuto l’incarico dalla sede del Touring di Milano di animare nei vari capoluoghi di provincia del Lazio, i Club di Territorio. Sono un socio volontario del Touring Club Italia – spiega Gasperini – e recentemente ho avuto questo incarico. Al momento abbiamo solo un Club operativo e si trova a Roma, dove già  opera da alcuni anni. Oggi qui ho visto un gruppo fantastico di persone guidate dalle energie di Vincenzo Ceniti che ha presentato un programma di attività veramente notevole e quindi siamo lieti di aver costituito il Primo Club di Territorio a Viterbo. Il TCI quest’anno compie 130 anni, ha passato molte fasi e ora finalmente si sta aprendo ai territori. E se troviamo in altri territori l’energia che abbiamo trovato qui, possiamo stare più che tranquilli. Vi ringrazio per l’ospitalità e vi invito, per chi non lo avesse già fatto, ad iscriversi al Touring e magari anche diventare volontari per dare una mano a Vincenzo Ceniti, perchè abbiamo bisogno di energie collaborative”. Applausi.

La parola passa a Luciano Osbat, direttore scientifico del Centro Diocesano Documentazione di Viterbo e della pregevole pagina online www.gentedituscia.it dove si possono trovare notizie sugli illustri personaggi della nostra terra. Questa conferenza introduttiva verte sul tema degli Ordini religiosi dei Mendicanti presenti nella Tuscia viterbese. Il prof. Osbat al microfono inizia la sua narrazione che, come accede spesso per chi lo ascolta, si tramuta in una lectio magistralis.

“Mi sono armato di cronologie – esordisce – e di appunti che derivano dagli scritti più significativi che riguardano gli ordini di cui parleremo. Domenicani, agostiniani, francescani e carmelitani. Presentare l’origine, l’arrivo, il consolidarsi, lo stabilirsi a Viterbo di questi Ordini Mendicanti e ciò che intendo fare oggi e questo comporta riflettere su quei secoli che vanno dall’XI al XIII secolo. Faremo appello anche a qualche altro ordine religioso. Vorrei tradurre l’argomento come una serie di riflessioni che riguardano il periodo storico a cui stiamo facendo riferimento. Cioè Viterbo nel momento del suo nascere.Perchè stiamo parlando di Viterbo nel XI e XII e XVI secolo.

“Cosa sta accadendo in Italia e in Europa in quel periodo? Come mai Viterbo nasce in quel periodo lì? Abbiamo notizie di insediamenti in quell’aria che oggi noi chiamiamo Viterbo. Vedremo come i mutamenti più significativi sono quelli che avvengono proprio nell’XI secolo, quando intorno e accanto al castello di San Lorenzo si vengono a porre una serie di borghi che stanno a significare che c’è un fenomeno di carattere generale.

“I borghi non nascono autonomamente se non c’è un fenomeno che si lega all’aumento della popolazione e questi borghi si legano anche a un altro fenomeno, cioè alla maggiore sicurezza che poteva essere presentata dalla tutela che i castellani, gli occupanti dei castelli che erano nel territorio di Viterbo, potevano fornire agli abitanti dei borghi.

“Si sviluppano i borghi perchè sta crescendo la popolazione in Europa. Ma la crescita della popolazione indica che sta accadendo qualcosa di diverso rispetto a prima. Sviluppo dell’agricoltura. C’è un’agricoltura che comincia ad essere sfruttata in maniera diversa rispetto al passato, utilizzando gli animali, che c’erano anche prima, ma poi vengono meglio impiegati nei lavori agricoli, utilizzando anche attrezzi che prima venivano meno considerati. E la conseguenza è una maggiore produttività del suolo. In alcuni casi si va alla ricerca di suoli nuovi, si disboscano i territori, come nel nostro territorio della Tuscia. E tutto questo significa aumento di produzione, soprattutto di quella produzione che consente alla gente di sopravvivere. E quindi aumento della popolazione

“Ed ecco che si vengono a formare i borghi intorno al castello di San Lorenzo.Quindi siamo nell’XI secolo e la prima testimonianza di questi borghi è la costruzione non solo di palazzi e di torri ma anche, per quello che ci riguarda,  di chiese: S.Andrea, S.Michele Arcangelo, S. Giovanni in Zoccoli, San Pellegrino, i Santi Simone e Giuda, S.Maria in Poggio. Queste chiese non vivono da sè, perchè c’è qualcuno che le mantiene. Per mantenerle c’è bisogno di un nucleo di popolazione attraverso le cui offerte le chiese si possono mantenere. Quindi accanto al borgo si devono costruire altri borghi che ancora non formano la città. Perchè per la città di quest’epoca c’è la necessità di un elemento identificativo: cioè le mura. Che verranno più tardi”.

E questo è solo l’inizio dell’esaustiva conferenza del prof Lucian Osbat che con dovizia di particolari entra nella Storia del nostro territorio, seguita dal pubblico con molto interesse e, al termine, applaudita con molto calore.

Nei prossimi appuntamenti di “Mendicanti a Viterbo”(ogni ultimo venerdì del mese fino a maggio), si succederanno sul podio dei “Pomeriggi” autorevoli relatori come Giovanni Grosso, Carmelitano, docente della Pontificia Facoltà Teologica Teresianum di Roma, Antonio Coccolicchio, provinciale dei Domenicani del Centro Italia, Filippo Sedda e Francesco Nocco esperti dei Francescani e Rocco Ronzani Agostiniano, Prefetto dell’Archivio Apostolico Vaticano.

I Pomeriggi Touring si avvalgono del patrocinio della Fondazione Carivit che li ospita da alcuni anni negli spazi di palazzo Brugiotti a Viterbo e della collaborazione di Fidapa, Inner Wheel e Associazione culturale Nimpha.

 

 

 

image_pdfEsporta in PDFimage_printStampa la pagina
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE