Lucio Di Cicco a “La Biblioteca incontra”, venerdì 19 aprile

VITERBO – Il quinto appuntamento della rassegna ‘La Biblioteca incontra’ si terrà venerdì 19 aprile alle 17.30, presso la Sala conferenze ‘Vincenzo Cardarelli’.
Sarà presente Lucio Di Cicco, autore di uno dei più interessanti esordi letterari dell’anno.

Il LIBRO

Lucio Di CiccoVita avventurosa di un’acciuga cantabrica, L’Orma editore

Sul ponte della Capitan Cerano, il malandrino marinaio Giovanni confida al suo carceriere, il boia, il percorso che lo ha condotto al patibolo imminente, dove presto sarà pasto per gli squali. Tutto ebbe inizio quando, ancora un bambino con i carabinieri alle calcagna, si rifugiò sotto le vele di una paranza apparentemente abbandonata. Da quel momento, la nave partì e il suo nascondiglio si trasformò in un’avventura senza pari.
Davanti agli occhi incuriositi e sbalorditi del boia, e del lettore, si dipana la narrazione di una vita trascorsa tra furti, inganni, risse e matrimoni più o meno fortunati. Da una vecchia goletta a una corazzata tedesca o un mercantile turco, Giovanni solca mari sempre più remoti, dirigendosi verso il Bosforo, il Mozambico o la Malesia, fedele solo al proprio spirito ribelle, mitigato appena dalle predizioni di un prete apostato che lo considera un nuovo Giovanni Battista. L’ora dell’esecuzione è alle porte quando il racconto giunge in Patagonia, terra del crudele don Ferdinand, e la sua avventura marinaresca sfuma con una sorprendente eleganza narrativa in un racconto dall’atmosfera western: è il momento di concludere la storia con le parole finali, trasformando il fato in destino e la morte in ribellione.
Con questo inatteso inizio, sospeso tra il realismo magico dei grandi autori sudamericani e un Corto Maltese trasandato e tenero, Lucio Di Cicco ha dato vita a un romanzo di mare e redenzione, profondamente umano e appassionato. Un magico e sorprendente esordio tardivo tra Gabriel García Márquez, Italo Calvino e Hugo Pratt.

L’AUTORE

Lucio Di Cicco è nato a Sulmona nel 1952. Ha studiato psicologia e pedagogia tra l’università de L’Aquila e La Sapienza a Roma. Ha una passione assoluta per la montagna e il suo amore per la lettura comincia a tredici anni quando scopre Dostoevskij: da allora è stato sempre un accanito lettore, con una preferenza per autori quali Gadda, Calvino, Márquez, Twain, Melville, Kafka; fino al recente e amatissimo David Bosc. Oggi vive tra Roma e l’Olanda; Vita avventurosa di un’acciuga cantabrica è il suo primo romanzo, segnalato alla XXXVI edizione del Premio Calvino.

L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul canale YouTube della Biblioteca.

A chi parteciperà, come per le precedenti edizioni, la Biblioteca farà dono del libro in rassegna, fino a esaurimento delle copie disponibili.

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