L’Ucsi Lazio si è riunita a Santa Maria in Campitelli a Roma per riflettere sull’associazionismo (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Nella suggestiva cornice della parrocchia romana di Santa Maria in Campitelli, a Roma,  l’Ucsi Lazio ha tenuto ieri pomeriggio un incontro formativo incentrato sull’importanza dell’essere associativi nel contesto contemporaneo e sul ruolo delle comunità di credenti nell’ambito dell’informazione e della comunicazione.

All’evento ha partecipato anche una rappresentanza dell’Ucsi di Viterbo, nella figura del suo presidente, Wanda Cherubini, di Mario Mancini, past president,  di Stefano Stefanini, membro del direttivo regionale,  di Mariella Zadro e di Maria Antonietta Germano.

L’evento è stato coordinato dal presidente dell’Ucsi Lazio, Maurizio Di Schino, che ha ricordato come l’Ucsi sia nata nel 1959, quindi prima ancora dell’ordine dei giornalisti del 1963.

Don Stefano Cascio, consulente ecclesiastico dell’Ucsi Lazio, ha aperto l’incontro affermando l’importanza dell’esperienza associativa come un cammino condiviso, che ha anche una dimensione interiore. Riprendendo l’enciclica sociale “Fratelli tutti” di Papa Francesco, don Stefano si è chiesto quali esperienze siano in grado di rigenerare le nostre istituzioni, ricordando le tre crisi che hanno messo in discussione gli orizzonti del mondo occidentale: l’attentato alle torri Gemelle dell’11 settembre del 2001, il crack finanziario del 2008 e la pandemia. “La fraternità, l’amicizia sociale sono una via esperienziale che può essere anche istituzionale per riscoprire il nostro essere persone – ha detto don Stefano– Non siamo separati dal mondo, dobbiamo dare vita a una crescita integrale. La fraternità ci aiuta a non finire nelle derive del completo individualismo”.

All’evento hanno preso parte anche Filippo Sassoli e monsignor Davide Carbonaro, quest’ultimo arcivescovo eletto di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. Hanno condiviso con i presenti come l’associazionismo abbia influenzato le loro vite e le loro famiglie, includendo anche il racconto di David Sassoli, fratello di Filippo, il cui percorso associativo ha segnato la loro storia familiare. Per l’incontro è stata scelta la parrocchia di Santa Maria in Campitelli perché è stata la comunità che ha visto crescere la famiglia Sassoli e che ha ospitato l’impegno nello scautismo dell’Agesci sia della famiglia stessa che di monsignor Carbonaro.

Andrea Melodia, ex presidente nazionale dell’Ucsi e socio da lungo tempo, ha raccontato la propria esperienza, iniziata dai circoli giovanili nell’arcidiocesi di Milano, in particolare nel centro studi cinematografico. “Il cinema all’epoca era il fulcro dell’informazione – ha rimarcato- ed è stata per me un’importante esperienza per entrare in Rai. Ho avuto la fortuna di avere grandi maestri. Poi sono entrato in Ucsi e sono diventato presidente nazionale. Per me è stata l’occasione per mettere insieme i cocci del sistema della comunicazione. Oggi il fulcro della comunicazione è la rete”. Presente anche la past president Ucsi nazionale Vania De Luca, che ha evidenziato le numerose difficoltà di oggi nell’esercitare la professione giornalistica.

L’incontro si è concluso con un momento di preghiera con monsignor Carbonaro, davanti all’icona di Santa Maria in Portico, per poi proseguire con i festeggiamenti per il compleanno di Andrea Melodia, con una torta, in un clima di fraternità e comunità.

 

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