Luisa Ciambella: “Bene il Ricorso al Tar per Talete”

VITERBO- Riceviamo dalla consigliera comunale “Per il bene comune” Luisa Ciambella e pubblichiamo: ” Apprendo con soddisfazione che in questa Provincia ci sono degli amministratori che hanno a cuore il bene delle loro comunità e agiscono liberamente nel rispetto della democrazia e della difesa dei diritti di tutti. Altrettanto mi rende orgogliosa constatare che la mia proposta approvata a maggioranza in consiglio comunale è stata accolta e portata avanti. Il Ricorso al Tar contro la privatizzazione di Talete presentato dai sindaci di Viterbo, Tarquinia, Soriano nel Cimino, Vasanello e Monte Romano è un atto di trasparenza verso quel genere di politica che pensa di mettere sempre avanti gli interessi di pochi anche nella gestione di servizio fondamentali come l’acqua pubblica. Il ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio impugna l’atto di indirizzo del giugno scorso col quale l’assemblea dei sindaci dell’Ato ha dato il via libera alla cessione del 40% delle quote di Talete. Una scelta importante che va nella direzione della difesa dei cittadini e nella tutela dell’azienda stessa. Non è possibile cedere ai privati il 40% delle quote di Talete per tombare le difficolta e le responsabilità generate da una gestione politica dissennata, pretendendo pure che qualcuno chiuda gli occhi nella più totale complicità. A tutt’oggi, di fronte all’emergenza emersa anche dalle relazioni tecniche che certificano le lacune gestionali di Talete, esistono i soliti combattenti di regime che pensano di buttarla in caciara per salvare gli amici degli amici. Talete barcolla come un pugile suonato. Si affida ormai ad uno stuolo di consulenti facendo a meno di quei dipendenti che sanno veramente fare il loro lavoro e devono essere tutelati.  Non c’è una reale programmazione economica e le bollette dei cittadini continuano a salire, non tanto per la crisi energetica quanto per un modo di gestire la società che pensa a seguire i consigli di certa politica rispetto alle reali esigenze aziendali. C’è solo una strada da prendere dopo le elezioni per salvare Talete: cambiare questo sistema di gestione figlio di improduttivi accordi tra le destre e le sinistre dei furbetti. Affrontare i problemi con soluzioni serie come quella di farci riconoscere la tariffa unica Regionale per diluire i costi”.

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