L’università deve essere degli studenti, non dei partiti

VITERBO- Da anni, la lista Università dello Studente ha sostenuto gli interessi di tutti gli studenti, portando a termine obiettivi importanti che potessero creare, uno dopo l’altro, un ambiente universitario alla portata di ogni studente. Tutto questo è avvenuto portando avanti una linea ben precisa: fuori i partiti dalle università.
Ciò non è semplicemente un capriccio o una mossa propagandistica, ma qualcosa che riteniamo essere fondamentale in un contesto come quello studentesco, in cui le esigenze dei ragazzi e delle ragazze devono essere ascoltate direttamente da loro, capite e assimilate in modo da proporre dei risultati concreti e non tramite approcci qualunquisti che restano solo parole vuote.
Non pretendiamo di certo che tutte le liste universitarie seguano la nostra linea, ma riteniamo sia triste e avvilente che i partiti politici se ne impossessino, mettendo avanti il proprio tornaconto personale e i loro sporchi giochi che sono tutt’altro che incentrati sul benessere degli studenti. Non parliamo di stupide fantasie, ma di qualcosa di estremamente concreto di cui nei giorni scorsi se ne è avuta l’ennesima dimostrazione. Purtroppo i fatti degli ultimi giorni sono solo la punta dell’iceberg di una rete definita, forte, ma in realtà qualunquista, apatica, indifferente, menefreghista delle esigenze degli studenti che frequentano la nostra amata Università degli Studi della Tuscia.

Si sono concluse il 19 maggio, infatti, le giornate dedicate all’elezione della consulta dell’ente Lazio Disco, ente regionale, che persegue l’obiettivo di garantire il diritto allo studio a tutti i ragazzi e le ragazze che frequentano le università della regione. Contestualmente gli studenti di tutta Italia sono stati chiamati a votare anche per il CNSU, organo consultivo del ministero composto da studenti universitari, e per il Consiglio di Amministrazione dell’ente sopra citato.

La lista a noi avversaria nata poco più di un anno fa, e controllata da persone che non sono nemmeno iscritte al nostro Ateneo, e non vivono la nostra realtà, è ormai avvezza alla violazione dei regolamenti delle campagne elettorali e a scorrettezze poste in essere dagli stessi candidati. Non parliamo per sentito dire, ma a sostegno di quanto sopra affermato ci sono foto, video, audio ed immagini sui social network, testimonianze di ragazzi e ragazze, ma soprattutto i punti violati del regolamento relativo alle sopra citate elezioni che a quanto pare sembra essere opzionale seguire per la suddetta lista. Ne sono a dimostrazione i comportamenti e gli eventi che di democratico (come loro stessi ci tengono ad autodefinirsi) non avevano nulla. Il fatto che alcuni elementi della suddetta lista siano candidati per le prossime elezioni comunali di Viterbo ci fa rabbrividire soprattutto se pensiamo a come i loro metodi truffaldini e antidemocratici possano essere esportati nella politica della città.
Nelle scorse giornate, da parte dei rappresentanti della lista cui ci riferiamo e dei suoi candidati si è assistito agli stessi comportamenti verificatisi nel corso delle elezioni studentesche interne all’Ateno che si sono tenute lo scorso anno: si era assistito per la prima volta, con la vana speranza che fosse anche l’ultima, a queste grandi disonestà che segnano tutt’altro che uno spirito di collaborazione all’insegna del benessere degli studenti.

Non spetta di certo a noi fare la morale, ma tutto ciò è scoraggiante, triste e ci permettiamo di dire anche nauseante, non perché non debba esserci competizione in questi ambiti, ma perché essa è stimolante, stuzzicante ed elettrizzante purché si rispettino in egual modo le regole di partenza.

Tutto questo non deve essere solo uno spunto di riflessione. È un modo per far sentire la nostra voce a tutti, anche al nostro Ateneo, che chiamiamo ad intervenire per impedire che si ripropongano di nuovo, nel corso del tempo, questi comportamenti che avviliscono qualunque spirito di iniziativa e di volontà di persone che ci hanno sempre tenuto a comportarsi in modo onesto e nel rispetto dei regolamenti.
I provvedimenti che fortemente richiediamo al nostro Ateneo servirebbero per dimostrare l’importanza del rispetto delle regole in un contesto formativo come quello in questione.
Ad ogni modo, rinnoviamo la nostra voglia di ascoltare, di fare, di lottare per tutti coloro che frequentano la nostra piccola Grande Università, perché di certo non sarà tutto questo a far venir meno ciò che per noi fin da sempre è stato essenziale: il benessere di tutti gli studenti.

I rappresentanti di Università dello Studente

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