di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- Grande attesa per vedere la nuova Macchina di Santa Rosa Dies Natalis di Raffaele Ascenzi. Molta gente prima della 19 ha fatto la fila per entrare al teatro dell’Unione per assistere all’evento. La mostra con tutti i progetti che hanno gareggiato per la nuova Macchina di Santa Rosa sarà comunque aperta alla cittadinanza per l’intera settimana, quindi, chi non è riuscito ad entrare oggi al teatro, visto i posti limitati, potrà farlo sicuramente nei prossimi giorni. Presenti il vincitore, Raffaele Ascenzi, i rappresentanti dell’amministrazione comunale, il presidente dei facchini di Santa Rosa, Massimo Mecarini, con alcuni rappresentanti del Sodalio, rappresentanze militari e religiose. Prima della presentazione, abbiamo chiesto a Raffaele Ascenzi di dirci qualcosa sulla sua nuova Macchina di Santa Rosa (video). Nel foyer del teatro, intanto, si possono ammirare tutti gli altri progetti, in tutto 17, compresi quelli esclusi, che hanno partecipato al concorso per la nuova Macchina di Santa Rosa. L’evento ha avuto inizio con Piero Salvatori, una eccellenza della Tuscia (nasce a Caprarola). Presentato dall’assessore alla Cultura, Alfonso Antoniozzi, ha spiegato come il brano Infinity, prodotto da Sony classica, che ha suonato al pianoforte, è stato poi ascoltato nel video di presentazione della Macchina. Il maestro insieme ai due fratelli hanno iniziato la scuola musicale di Viterbo che creò il maestro Zeno Scipioni. Sono quindi stati i primi allievi di questa scuola che ha tirato fuori grandi musicisti. Salvatori ha fatto, quindi, ascoltare un secondo brano “Obsession”, spiegando: “L’ossessione ben si presta per questa serata, per Santa Rosa e per il mio caro amico Raffaele Ascenzi, che ha Santa Rosa nel suo Dna”.
“Questa Macchina che andate a vedere è una Macchina nel racconto del racconto – ha spiegato l’assessore Antoniozzi – Racconta il perchè il 3 settembre in città succede quello che succede. Racconta la storia della Santa, la storia del trasporto, legandole alle storie precedenti, racconta la storia della città sia per i richiami architettonici, sia per la storia dell’arte della nostra città, del nostro Paese”.
Per il Sodalizio dei facchini, il vice presidente, Luigi Aspromonte ha ringraziato Raffaele Ascenzi dicendo di aver voglia di portare lui stesso la Macchina e poi l’amministrazione comunale che ha permesso la nuova Macchina di Santa Rosa che ci accompagnerà al Giubileo Di Ascenzi ha detto: “Ringrazio Raffaele Ascenzi, grande facchino prima e grande architetto santarosaro. Con questo ritorno al passato spero che susciti emozioni, gioie ai nostri bisnonni, nonni e genitori”.
Per l’Unesco il referente Luca De Risi ha affermato: “Mi hanno detto che devo trasferirmi a Viterbo. Luigi Aspromonte ha detto due cose: la prima mi sono emozionato e la seconda che voleva portare questa macchina, bhè la vorrei portare anche io, Raffaele hai fatto uno spettacolo”. Ha poi letto una lettera di Patrizia Nardi, responsabile del comitato scientifico Unesco.
Foto di FEDERICO USAI