Malasanità: alle Terme dei Papi Margherita Eichberg e Maurizio Federico hanno ricordato la straziante morte della figlia Lisa (VIDEO)

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO –  “Mai più come per Lisa” è il grido di dolore a caratteri cubitali dello straziante messaggio di Margherita Eichberg e Maurizio Federico che da subito ha cercato la verità sulla morte della figlia, parole composte con l’aiuto dell’associazione di Antonella Saliva “Lottiamo Insieme per la Sanità degli Adolescenti (L.I.S.A)”, nata nel ricordo della giovanissima Elisabetta Federico, malata di una patologia benigna guaribilissima e purtroppo deceduta il 3 novembre 2020, dopo un errato trapianto di midollo, nell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Ieri, 2 febbraio, nell’affollata Sala Conferenze delle Terme dei Papi, per fare chiarezza su uno dei casi di malasanità e sulle maldestre cure ospedaliere, si è svolto un accorato percorso di ricordi, speranze, gioie, dolori e dubbi, tutti ben spiegati nel libro “Le tre vite di Lisa”, scritto a quattro mani da Margherita Eichberg, Soprintendente della Tuscia Meridionale, e da suo marito Maurizio Federico, ricercatore biologo responsabile del centro Nazionale per la Salute Globale, presso l’Istituto Superiore di Sanità.  

Il libro, che si avvale anche delle osservazioni dettagliate del biologo, narra le difficoltà burocratiche a cui vanno incontro le adozioni internazionali, l’ansia di farsi accettare dai piccoli incontrati nell’orfanotrofio in Ucraina, come Lisa di 5 anni, presa dopo tante vicissitudini e viaggi, e finalmente portata a Roma dove vive la sua nuova vita, serena e allegra, cresce e studia sino all’età di 17 anni, quando, in un triste giorno, le viene diagnosticata una patologia del sangue che la porta ad affrontare due terribili ricoveri presso l’ospedale Bambino Gesù. Qui, dopo un errato trapianto di midollo e il dramma della sacca di sangue non compatibile, muore. I genitori, ancora alla ricerca della verità, affrontano una battaglia inascoltata dai più e decidono di scrivere un libro con  le loro dolorose testimonianze sugli errori del personale sanitario, ponendo interrogativi sulla qualità della sanità italiana esercitata in uno dei più importanti ospedali pediatrici. Una vita familiare vissuta tra amore e ingiustizia, e tragicamente conclusa in un ospedale che si definisce un’eccellenza della sanità italiana. Da qui il titolo del piccolo volume: “Le tre vite di Lisa”.

All’incontro è intervenuta per i saluti istituzionali la sindaca Chiara Frontini che è voluta essere presente a questo immancabile appuntamento sebbene fosse molto scossa per la morte della sua nonna ultra novantenne, avvenuta nella stessa giornata. Le sue parole sono state di conforto e di vicinanza all’immenso dolore dei genitori adottivi che hanno seguito passo passo l’agonia di Lisa e dopo quasi quattro anni si chiedono ancora: come è potuto accadere?

Il commovente incontro è stato organizzato dal comitato Viterbo Insieme ed è stato moderato da Patrizia Tiberi, medico di medicina generale. Tra i presenti tanti nomi illustri di amici e conoscenti, tutti uniti in un abbraccio affettuoso con i disperati genitori.

 

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