Mammagialla, conferenza in Comune con i rappresentanti della Polizia penitenziaria

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, a conclusione del corteo di protesta svoltosi stamani dalle rappresentanti sindacali della Polizia penitenziaria,  ha ospitato le segreterie territoriali per  esternare le rivendicazioni sollevate oggi. Il primo cittadino ha dato la sua disponibilità a creare una figura istituzionale nel consiglio comunale garante delle forze dell’ordine. Presenti Luca Floris del Sappe, Massimo Costantino della Cisl, Gino Federici della Cgil, Davide Riggi Cnpp, Simona Tuzi della Uil e Daniele Nicastrini dell’Uspp.

Tra gli interventi quello di  Giuseppe Moretti, presidente nazionale Uspp, che  ha detto: “C’è un dato da rilevare: la polizia penitenziaria offre un servizio silente, ma indispensabile per la crescita stessa società: la sicurezza del carcere rappresenta un bene materiale e noi siamo un baluardo ella sicurezza sul territorio” Ha poi ricordato che ieri si è svolto un incontro fatto sul filo di lana con l’amministrazione, dopo innumerevoli gridi d’allarme sulla situazione esplosiva dentro l’istituto, “perché oltre ai problemi che non emergono mai, si trascura che la polizia penitenziaria è oggetto delle pressioni giornaliere dovute alle condizioni estreme in cui opera”. Ha poi parlato della sanità penitenziaria e dell’errore commesso dallo Stato  in quanto non si può considerare la sanità penitenziaria al pari di quella pubblica. E’ assolutamente riprovevole anche la disponibilità dei medici, che vanno nelle strutture a rotazione,  visto che tale rotazione non permette di avere continuità nelle cure e questo sta creando problemi anche gestionali, così come  è un errore inviare gli psichiatrici nelle strutture carcerarie dove manca personale qualificato”.

Moretti ha poi detto di aver appena completato uno studio che ha determinato una pianta organica ideale,che presenti di lavorare in serenità senza turni massacranti e lavorare in sicurezza. “Secondo questo studio, a Viterbo mancherebbero almeno 100 unità. Il carcere non può essere  avulso dalla cittadinanza e da quello che rappresenta per la cittadinanza. E’ giusto avere un risultato in termini di trattamento umano del detenuto ,ma non bisogna dimenticarsi di chi ogni giorno sta all’interno del carcere ed è sottoposto ogni giorno a gogna mediatica,  sopratutto da persone che non hanno l’equilibrio di valutare quello che sta succedendo. Siamo sicuri che la giustizia farà il suo percorso.  Vorremmo anche il vostro aiuto, vorremo che si parlasse di garanti che possono garantire la polizia penitenziaria per il lavoro che fa”. Nicastrini dell’Uspp ha espresso soddisfazione per l’iniziativa, ma ha aggiunto: “Vengono però a mancare le risposte politiche sul piano istituzionale. Non bisogna creare questa gogna mediatica”. Ha poi evidenziato la situazione critica in cui versa il carcere di Mammagialla con il personale sottodimensionato e comeg la partita si stia giocando dal punto di vista politico con la volontá di eliminare il 41 bis – ha detto Nicastrini – ecco perché attaccano Viterbo che ha il 41 bis”.

Per Massimo Costantino della segreteria nazionale della Cisl ha evidenziato: “Siamo certi che la polizia è sana e svolge il proprio lavoro in modo efficace”. Gino Federici della Cgil ha chiesto che vengano al riguardo installate delle telecamere per poter verificare  direttamente il proprio operato. Federici ha poi stigmatizzato l’intervento del comitato antitorture europeo, definendo il loro “un attacco ingiusto”.

 

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