Mammagialla, droga in carcere nelle parti intime

VITERBO – Nella mattinata del 26 Febbraio il personale di polizia penitenziaria di Viterbo durante l’ordinario svolgimento dei servizi di controllo e osservazione presso il locale reparto colloqui, traeva in arresto una donna italiana che durante l’incontro visivo con il proprio congiunto detenuto gli aveva passato delle sostanze stupefacenti di vario tipo, contenute in 4 involucri rudimentali.
L’uomo appena venuto in possesso delle sostanze illecite ha provveduto ad occultare gli involucri ricevuti all’Interno della propria cavità rettale, con il fine di bypassare i controlli di perquisizione personale messa in atto dal personale del reparto colloqui. Il piano criminale non sfuggiva al personale di Polizia penitenziaria presente il quale provvedeva a sospendere il colloquio visivo e a sottoporre ad accurata perquisizione il detenuto italiano.
L’uomo vistosi scoperto consegnava gli involucri precedentemente occultati nelle parti intime, dove si rinvenivano sostanze stupefacenti di tipo hashish ed eroina sintetica in quantità importante per un struttura detentiva.
L’USPP applaude l’ennesima azione della Polizia Penitenziaria della C.C.VITERBO che dimostra nella piena emergenza di questi giorni per prevenire il “coronavirus” a non far mancare i controlli per evitare ingresso occultato di droghe che purtroppo in molti casi vedono anche il coinvolgimento dei familiare.

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