Mammagialla, stato di agitazione della polizia penitenziaria

VITERBO – Riceviamo dai sindacati Sappe, Osapp, Uilpa, Uspp,  Cisl, Cnpp e pubblichiamo: “A seguito delle tante infondate accuse subite ingiustamente tramite organi di stampa nazionali e locali, dopo la relazione del CPT (comitato europeo per la prevenzione contro le torture e le pene) rispetto alla gestione del 41Bis che vede esclusivamente impegnato il GOM e di alcuni soggetti associativi di rilievo nazionale che comunque buttano fango e sospetti nella conduzione generale dell’istituto, le scriventi segreterie provinciali di Viterbo delle Organizzazioni sindacali firmatarie, hanno incontrato in questi giorni prima la Direzione e il Comando di Reparto e in data odierna il Provveditore regionale dove di fatto abbiamo rappresentato nuovamente tutta la delusione manifestata su quanto sopra, in primis dai nostri 260 colleghi in forza alla CC. VITERBO, oltre che aver ricevuto tante note di solidarietà nell’ambito regionale e non solo.

Non possiamo che dover annunciare che se in questa sede le difficoltà rappresentate non vedranno sostanziale modifiche organizzative e di sostegno nel disastroso andamento generale entro il mese prossimo, saremo costretti ad assumere iniziative pubbliche di rilievo!!!

Le conseguenze che si stanno avendo sul piano delle motivazioni a favore del servizio e in generale si sono assottigliate ai minimi termini, rispetto alle vessazioni mediatiche subite dal personale di Polizia Penitenziaria, una situazione dove mancano prese di posizioni a livello Istituzionale, come di fatto accade invece per altri Corpi di Polizia da parte dei massimi vertici istituzionali.
Siamo stufi di subire oltre che di dover vedere padri di famiglia corrispondere di errori che di fatto sono stati indotti da un’Amministrazione assente nella conoscenza di quanto si deve subire in questa sede, sia per una popolazione detenuta con grossi problemi comportamentali e sia per una scarsa attenzione sui problemi sempre denunciati da queste segreterie provinciali.
Pertanto non sarà più tollerata questa inerzia che ricade tutta sulle spalle dei nostri e noi colleghi di Viterbo Mammagialla.
In attesa di un vostro cenno annunciamo che a partire da oggi si avvia lo STATO DI AGITAZIONE e successive forme di lotta con possibili manifestazioni di piazza nei prossimi giorni se non si assumeranno le giuste considerazioni di quanto rappresentato”.

 

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