Manifestazione pendolari a piazzale Flaminio

Riceviamo e pubblichiamo: “La manifestazione del 19 dicembre a piazzale Flaminio è un punto di snodo cruciale per la nostra ferrovia. I pendolari sono stanchi di subire continui disservizi, ormai quotidiani. Ad oggi siamo arrivati ad oltre 7000 corse soppresse nel corso del 2023, senza considerare gli innumerevoli ritardi e le situazioni di estremo disagio giornaliere.

Il comitato ha mobilitato i pendolari per portare l’attenzione del problema della Roma nord anche per la tratta extraurbana che praticamente sta scomparendo diventando di fatto una gommovia, con bus al posto dei treni, come più volte segnalato. La Roma Nord è tra le peggiori linee d’Italia!

Il diritto allo studio è messo fortemente in discussione perché tanti ragazzi e ragazze non possono scegliere il loro indirizzo di studio superiore preferito perché hanno problemi con i mezzi pubblici per raggiungere gli istituti superiori. Problemi anche per i disabili con le innumerevoli barriere architettoniche che tardano ad essere rimosse. Inoltre la nostra è l’unica ferrovia del lazio (e forse d’Italia) dove non è possibile far salire le bici.

I lavoratori sono messi in crisi dai continui ritardi e disagi tanto che stanno rischiando anche il posto di lavoro: alcuni pendolari sono stati costretti a cambiare lavoro perché il collegamento ferroviario non garantisce la presenza continuativa nelle sedi.

La tratta extraurbana che ormai è al lumicino con corse sempre meno disponibili e frequentate trasformata in un servizio bus perché Cotral forse pensa che sostituire un treno con un bus sia fattibile quando è noto che un treno ha una capienza ben maggiore. Ed è per questo che il Comitato chiama TUTTI a raccolta il 19 dicembre dalle ore 16:00 a piazzale Flaminio per una grande manifestazione di massa perché bisogna portare all’attenzione Il grosso problema della ferrovia e dei trasporti in generale perché non è possibile nel 2023 alle porte di Roma avere un servizio ferroviario così scadente pagato a peso d’oro e di fatto non utilizzabile in maniera continuativa.

La petizione online ha raccolto circa 2000 firme finora, la petizione in cartacea è disponibile presso i comuni di Sacrofano Riano Castelnuovo di Porto Rignano anche i numerosi esercizi commerciali: finora sono state raccolte oltre 4000 firme certificate che porteremo in Regione Lazio al più presto perché pretendiamo un cambio di passo ormai non più rimandabile da parte di chi governa questo servizio, altrimenti è a rischio anche la tenuta sociale ed economica dei paesi attraversati dalla linea ferroviaria, da Roma a Viterbo, passando per i comuni di Sacrofano, Riano, Castelnuovo di Porto, Morlupo, Rignano, Sant’Oreste, raccogliendo un bacino di utenza di oltre 200 mila persone”.

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