di REDAZIONE-
ROMA- Nel cuore di Roma si è spenta un’illustre figura del cinema italiano, Marina Cicogna, a 89 anni. Una pioniera nell’industria cinematografica, è stata la prima donna a emergere in un mondo prevalentemente maschile. La sua carriera straordinaria è stata segnata da produzioni iconiche, tra cui “Metti, una sera a cena” di Giuseppe Patroni Griffi e “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, vincitore dell’Oscar nel 1971 come miglior film straniero.
Marina Cicogna, nata il 29 maggio 1934 a Roma, proveniva da una famiglia aristocratica legata al cinema attraverso la Mostra del cinema di Venezia, fondata dal suo illustre parente, il conte Giuseppe Volpi di Misurata. Dopo essersi laureata in Arti al Sarah Lawrence College di New York, ha coltivato la sua passione per il cinema. Alla guida della Euro International Films, ha contribuito a distribuire importanti pellicole in Italia, come “L’uomo del banco dei pegni” di Sidney Lumet e “Bella di giorno” di Luis Bunuel. La sua carriera da produttrice ha debuttato con “Metti, una sera a cena”, seguito da una serie di successi, tra cui “Teorema” e “Medea” di Pasolini, “La classe operaia va in paradiso” e “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Petri, “Uomini contro” di Rosi, “Mimì metallurgico ferito nell’onore” e “Film d’amore e d’anarchia” di Wertmuller, e “C’era una volta il West” di Sergio Leone.
Il suo contributo al cinema italiano è stato riconosciuto con un Oscar per “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” nel 1971 e con l’onorificenza di Grand’Ufficiale al merito della Repubblica italiana. Nonostante le sfide personali, inclusi il suicidio del fratello Bino a Rio de Janeiro e la crisi finanziaria della Euro, Cicogna ha continuato a perseguire la sua passione per il cinema, lavorando anche con studi cinematografici internazionali come la Paramount.
Oltre alla sua carriera straordinaria, Marina Cicogna è stata un’icona di stile, creatività e indipendenza. Nel corso della sua vita, ha condiviso amori con uomini e donne illustri, come Alain Delon e Warren Beatty, ed è stata compagna per oltre vent’anni dell’attrice Florinda Bolkan.
Il suo lascito nel mondo del cinema italiano rimarrà indelebile, un tributo alla determinazione e al talento di una donna straordinaria che ha sfidato le convenzioni e ha lasciato un’impronta indelebile nella storia cinematografica italiana. Con il suo passaggio, il cinema perde una delle sue figure più luminose, ma il suo impatto e la sua eredità continueranno a ispirare generazioni di cineasti e spettatori.