Masciarelli e Coniglio regalano tante risate in piazza San Lorenzo con “Stavamo meglio quando stavamo peggio?”

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Uno spettacolo divertente, frizzante, intervallato da classici del panorama musicale, suonati dal vivo dal maestro Pino Marinotti, quello che ieri sera hanno messo in scena, in piazza San Lorenzo, Il duo Stefano Masciarelli e Fabrizio Coniglio in “Stavamo meglio quando stavamo peggio?”. Un appuntamento  ATCL circuito multidisciplinare dello spettacolo dal vivo finanziato dal MIBACT e dalla Regione Lazio. Masciarelli interpreta lo zio di Coniglio ed entrambi si ritrovano in mansarda dove riscoprono vecchi oggetti del passato per impostare un confronto tra il passato ed il presente. Nella sua poliedricità, recitando, cantando ed anche facendo l’imitazione di alcuni personaggi come gli indimenticabili Mike Bongiorno e Corrado,  Masciarelli ha ricordato alcune cose del passato, dalle vecchie cabine telefoniche, così private, ai vagoni dei treni, quando si socializzava l’uno l’altro, mentre ora dà anche fastidio salutare. E poi un ricordo di come prima i ragazzi si divertivano con le  feste in casa, mentre ora si aspetta mezzanotte per uscire e per fare tardi dentro qualche assordante discoteca. Uno spettacolo interattivo, che ha coinvolto tutto il pubblico e, nello specifico, alcuni dei presenti sono stati scelti per salire sul palco, uomini e donne per imitare una festa in casa del passato. Ed ancora il vecchio carosello della Rai e le tecnologie moderne che spesso non ci vengono in aiuto, come i moderni bagni dove non si sa come far funzionare il rubinetto dell’acqua o mantenere accesa la luce se non sbracciandosi per far ripartire la fotocellula. Ma anche i Tom tom che hanno sostituito le vecchie cartine stradali e che, quando non c’è campo, ti lasciano nel nulla.  Immancabile il ricordo delle mille lire e come all’improvviso ci si sia ritrovati catapultati con la nuova moneta, l’euro, con i prezzi raddoppiati, ma non gli stipendi. Tante risate, intervallate dai ricordi e dalla musica, suonata alla tastiera dal maestro Pino Marinotti, che ha anche omaggiato il grande compositore Ennio Morricone. Uno spettacolo davvero divertente, ma che ha fatto al contempo riflettere su quei valori che si sono persi del passato, quella socialità, quel modo di divertirsi con poco, rispetto ai nostri giorni, dove non solo quasi ci pesa salutarci, ma non si presta più attenzione neanche a quello che si ha intorno, presi dai vari device che fanno tutto per noi.

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