Mazzano, pericoloso incendio alla Fornace

MAZZANO ROMANO ( Roma) – Venerdì 7, nel pomeriggio intorno alle ore 14,00 in località “La Fornace” in comune di Mazzano Romano, al confine del Parco, è divampato un pericoloso incendio che per tre giorni ha tenuto impegnati i mezzi di soccorso. La grave siccità di questa stagione e il vento, in alcuni momenti anche forte, hanno contribuito a rendere difficoltose le operazioni di spegnimento che si sono protratte fino alla notte di domenica.

Sul luogo, a più riprese sono intervenuti oltre ai Guardiaparco, presenti sin dall’inizio, la Protezione civile di Calcata, di Castel Sant’Elia e di Monterosi, i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale del Comune di Mazzano Romano. Alle operazioni hanno partecipato anche numerosi volontari di Mazzano Romano. Il sindaco Nicoletta Irato ha presenziato e coordinato le operazioni di protezione civile necessarie per proteggere dalle fiamme le abitazioni e le strutture agricole presenti.

Le difficoltà accentuate dalle condizioni orografiche della forra e delle località circostanti hanno reso necessario l’intervento di un aereo antincendio Canadair e di elicotteri della Protezione Civile regionale che, con numerosi voli e coadiuvati dai mezzi a terra, hanno permesso di circoscrivere le fiamme.

“L’incendio è molto probabilmente doloso” –  denuncia il Presidente del Parco Luciano Sestili, che continua –  l’area, già oggetto nel mese di giugno di altri due incendi, è secondo le statistiche elaborate nel Piano antincendio del Parco particolarmente vulnerabile e oggetto di azioni criminali. Le probabilità che la causa sia stata una accensione involontaria sono minime. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito ad affrontare l’emergenza e, in particolare, i Guardiaparco, alcuni dei quali rientrati in servizio volontariamente, il cui intervento è stato fondamentale per limitare l’ampiezza del fronte delle fiamme e ha contribuito allo spegnimento dell’incendio e alla bonifica dell’area, protrattasi domenica sera fino a tarda ora.”

Il fuoco ha mandato in fumo circa 10 ettari di vegetazione. Nei prossimi giorni, con l’ausilio di un drone, si provvederà al rilievo esatto dell’area, della sua estensione e di tutti gli altri elementi di dettaglio che servono per la mappatura delle aree percorse dal fuoco. La somma di tutti questi elementi viene annualmente pubblicata sul sito del Parco e rimane a disposizione per le analisi e i provvedimenti conseguenti.

 

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