di EMANUELE FARAGLIA –
VETRALLA (Viterbo) – Non è facile ricordare in poche righe la vita di chi non c’è più. Se questa persona , poi, è tuo padre, allora risulta semplicemente impossibile fissare un mare di ricordi in singole istantanee, legate ora alla sua lunga ed intensa carriera militare, ora a quei momenti di intimità che è bene preservare nel proprio cuore , ora alle sue passioni, tra cui appunto quella per il ciclismo.
La gara in arrivo domenica 1 marzo, però, impone uno sforzo, ed allora ecco alcuni aneddoti ed episodi raccontati da chi ha corso con “il Colonnello” e che vedono protagonista pure Andrea Manca, tuscanese venuto a mancare – a soli 32 anni – nel 2016, un anno e mezzo dopo Faraglia, e la cui figura campeggia sulla locandina della mediofondo cicloturistica in programma .
“Sono giorni particolari, siamo tutti un po’ sulle spine per questo virus – ammette Piero Cignini che fa parte dello staff organizzativo – ma ce la faremo… Qualche ricordo di Giuseppe e Andrea? Non è facile, tu mi puoi capire… Beh, però, una volta alla Nove colli del 2012 c’erano entrambi. Andrea correva fin da giovanissimo, è stato con il team Vittorio Bike fin dal 2011 e con Giuseppe c’era un legame molto forte nonostante la differenza d’età. In quella gara alla prima salita mi passarono, poi li recuperai in discesa che io sono sempre stato un po’ più spericolato…”.
Anche Vincenzo Monacelli rievoca le giornate trascorse insieme: “Lui iniziò con una mountain bike scalcinata dopo aver lasciato la corsa a piedi. Vittorio e i suoi lo hanno incontrato casualmente per strada , lo staccavano e lui rimontava, continuamente. Ha iniziato tardi con la bici da strada, io passavo a prendere sia tuo padre che Andrea col Doblò, parliamo del 2012 , 2013. Andavamo via tutti e tre insieme, parlava sempre lui, Andrea si metteva dietro e si appisolava, poi si svegliava e annuiva. Oppure gli consigliava di stare coperto in gruppo, di non staccare troppo presto. Andrea spesso lo aiutava , gli ha fatto vincere diversi premi. Mi ricordo che Giuseppe faceva la granfondo sempre con una barretta e una caramella alla menta, quella ce l’aveva sempre. Poi , al viaggio di ritorno, cominciava a mangiare di tutto, per recuperare le forze…”.
Un particolare ringraziamento va agli organizzatori di una granfondo: “Era la granfondo di Arezzo, la mattina trovammo l’autostrada chiusa e facemmo l’E45. Giuseppe, che era in classifica e ormai nel centro Italia tutti lo conoscevano, ha chiamato gli organizzatori che stono stati fantastici perché hanno ritardato la partenza di diversi minuti solo per noi”.
Sono in tanti ad aver saggiato le doti, la grinta e la resistenza alla fatica di Andrea e Giuseppe, come ad esempio il campione del mondo dei Vigili del Fuoco Bruno Sanetti, indomito nell’affrontare la nevicata del 2012 che aveva ricoperto le strade del viterbese . Lo ricordo fischiettare la sera prima, a casa, mentre preparava indumenti, occhiali, caschetto, insomma, tutto l’occorrente , come se niente fosse, come se l’asfalto non fosse nascosto in diversi punti da mezzo metro almeno di candida coltre, tutto per non perdersi una pedalata diversa dal solito, una pedalata imbiancata.
Non è prevista neve , per fortuna , tra pochi giorni, quando, di primo mattino , ciclisti provenienti da varie regioni partiranno dalla piazza di Santa Maria del Soccorso di Cura di Vetralla, per sfidarsi nel ricordo di due atleti che, non certo solo per i risultati agonistici, sono rimasti indelebilmente nel cuore di chi li ha conosciuti.
Ricordiamo che saranno due le competizioni previste, una di 87,660 Km con un dislivello di 1130 mt ed una di 42,10 Km con 570 metri di dislivello.
Per informazioni è possibile contattare Piero al 3284689265 e Daniele al 3391749779.
Modulo d’iscrizione : pedalatium.com
Iscrizioni on line: kronoservice.com
Sulla pagina Facebook relativa all’evento ci sono anche suggerimenti per evitare la diffusione del CoronaVirus
