Melaragni, CNA: “Pronto Cassa, soddisfazione per l’impegno della Regione a finanziare tutte le domande presentate”

VITERBO – “Accogliamo con soddisfazione la notizia, anticipata dal consigliere regionale Enrico Panunzi, che la Regione Lazio ha definito, ieri pomeriggio, il percorso per l’accordo con la Cassa Depositi e Prestiti volto ad aumentare a 400 milioni di euro la dotazione della sezione del Fondo Rotativo per il Piccolo Credito attivata per l’operazione ‘Pronto Cassa’. Sarà così possibile accogliere le circa 42mila domande presentate dalle micro, piccole e medie imprese e dai liberi professionisti per usufruire dei previsti finanziamenti di 10mila a tasso zero”. Così Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia.

“L’incremento inizialmente da 55 a 100 milioni ed ora a 400 milioni di euro delle risorse a disposizione per questa iniziativa – osserva Melaragni – consente di dare una risposta concreta al bisogno di liquidità di realtà produttive che l’emergenza da Covid-19 rischia di mettere fuori gioco. Il ‘Pronto Cassa’ è una delle prime misure messe in campo nel nostro Paese a favore del tessuto imprenditoriale e sicuramente tra le più robuste, considerata la nuova dotazione del Fondo. Questo impegno significativo della Regione è anche frutto del costante confronto tra gli amministratori regionali e le associazioni di rappresentanza delle imprese”.

“Viviamo una fase di straordinaria complessità, che richiede a tutti grande senso di responsabilità, di lavorare sodo per consentire alle imprese di superare una situazione di enorme difficoltà e di ripartire nelle migliori condizioni, consapevoli che avremo di fronte un periodo non facile e saremo chiamati a costruire una nuova economia. La cooperazione tra le istituzioni e le forze sociali – sottolinea la segretaria della CNA – è perciò fondamentale”.

“Sul versante del credito, prosegue intanto la trattativa di CNA con il governo sulla proposta per una potente iniezione di liquidità attraverso consistenti indennizzi a fondo perduto alle micro e piccole imprese più colpite dalla crisi”, conclude Melaragni.

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