Meloni torna a Viterbo per sostenere la candidata sindaca Allegrini (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- “Il centrodestra stasera è tutto qui”. La candidata sindaco di Fdi, Laura Allegrini sale sul palco allestito questo pomeriggio in piazza del Comune, prima dell’arrivo dell‘on. Giorgia Meloni, accolta da tantissima gente (600 i posti a sedere, ma altrettante persone circa in piedi, ndr) con molte bandiere tricolori. Sul palco l’on. Mauro Rotelli insieme a Fabio Roscani , segretario di Gioventù Nazionale. E’ stato lui a prendere per primo la parola, non prima dell’Inno di Mameli. Roscani ha parlato dei giovani che vogliono costruire il proprio futuro nella terra dove sono nati e cresciuti. “Lottiamo per avere una casa, una famiglia, il diritto di costruire una vita dove siamo nati e cresciuti. Negli ultimi  5 anni  250 mila under 35 hanno abbandonato l’Italia per andare altrove. C’è un gran bisogno di destra italiana, di Giorgia Meloni, di Fdi perché abbiamo bisogno di ridare dignità alla nostra nazione”.  E’ stata, quindi, la volta della candidata sindaco Laura Allegrini che ha parlato di “scelta doverosa” quella di scendere in campo per difendere l’identità  di questa città. “Viterbo ha bisogno di ritrovare dignità nella coerenza, nelle certezze che sono mancate – ha affermato- Viterbo merita maggior decoro. Tutto il nostro programma muove da qui, da questo centro storico, cuore pulsante della città, dove vive la storia di Viterbo. Sarebbe sciocco pensare di rivitalizzarlo in poche ore, ma lo faremo nel corso della nostra amministrazione che ha una visione ampia della città. Non ha senso avere radici se non si proiettano nel futuro”. Allegrini ha poi evidenziato come il suo programma parta dal basso ed ha ringraziato anche il Popolo della famiglia per il sostegno. “Per noi la famiglia è il nucleo centrale della società, non la tradiremo mai”. Poi ha tuonato: “Come possiamo  fidarci di far difendere una città da chi rinnega la propria identità? Chi viene eletto nel centrodestra e passa tranquillamente nel centrosinistra? C’è poi chi  nasconde la propria identità e si presenta come nuovo. Per noi l’identità è fondamentale”. Allegrini poi si rivolge ai candidati del Pd e che in regione hanno votato la legge che permette di portare i rifiuti da Roma a Viterbo, gli stessi che in regione  non hanno fatto arrivare neanche un centesimo per la ferrovia di Viterbo, di quelli che promettono di stabilizzare gli operatori sanitari assunti per il Covid, poi rimandati a casa. Poi ha parlato di turismo e della necessità di far trovare una città pulita, luminosa, accogliente. “Pensiamo che sia importante riportare gli uffici comunali al centro storico – ha aggiunto Allegrini – Abbiamo progetti di accessibilità, abbiamo una consulta del volontariato del territorio straordinaria”. Ha, quindi, concluso: “Un sindaco non può  farsi tirare la giacca da più parti, ma deve dare sicurezza, stabilità. Rimetteremo a punto la macchina amministrativa, non sarà semplice, ma la conosciamo da dentro”. Infine, la candidata sindaco di Fdi ha detto di voler costruire rapporti più  costruttivi con l’università. “Creare il lavoro è una delle priorità del nostro programma elettorale e possiamo crearlo con il turismo, mettendo gli imprenditori nelle condizioni di investire, non dimenticando le aree produttive, dando servizi elementari e opere di urbanizzazione. Mancano 5 giorni alla fine della campagna elettorale, cerchiamo di arrivare  alla meta che è il ballottaggio”. Ha poi ricordato Nando Signorelli e Pippi D’Angelo. “Hanno passato a noi il testimone e questa destra è evoluta, smart ed europea. Meloni ha preso un partito al 3 %  e lo ha portato al 23%. Siamo un punto di riferimento per la politica europea”. Poi Allegrini ha concluso dicendo: “Mi impegno a rispettare quello che ho promesso in campagna elettorale”, invitando tutti ad esercitare il diritto di voto, che è una questione etica e morale.

Sul palco è, quindi, salita l’on. Giorgia Meloni che ha acceso gli animi della piazza, partendo dalla presentazione di Allegrini per poi toccare temi di politica nazionale e internazionale. “Conoscete da diversi anni Laura Allegrini e sapete quanto sappia essere una persona gentile, ma anche determinata, concreta come spesso accade per le donne. Non è curioso che noi che siamo contrari alle quote rosa, perché difendiamo sempre il merito, poi siamo l’unico partito che ha il coraggio di candidare donne all’apice dei ruoli? In realtà accade perché noi siamo un partico che crede nel valore del merito, perché le donne, gli uomini sono persone. Laura è il candidato migliore per questa competizione. Abbiamo cercato di creare una unità migliore su questa candidatura. Può vincere speriamo al primo turno, altrimenti porterà a ritrovare una compattezza con partiti di centrodestra che hanno fatto altre scelte. Noi non li abbiamo seguiti quando sono andati al governo con il Pd e il M5s perché non eravamo d’accordo e forse avevamo ragione. Io chiedo un centrodestra che sia orgoglioso di quello che rappresenta. Non mi convinceranno mai di questa idea che c’è in Italia che per essere presentabile bisogna essere di sinistra. Mi pare che siamo molto più presentabili noi.  Viterbo è una terra che mi ha dato molto e penso di restituire quello che mi ha dato”. Meloni ha quindi parlato di Viterbo come di una terra di identità di eccellenze, gli elementi che consentono all’Italia di competere. “Non competiamo sulla quantità del prodotto, ma c’è una cosa su cui gli altri non stanno al passo con noi che è l’identità e la qualità del prodotto – ha rimarcato- Viterbo con la sua storia, identità con la manifestazione unica al mondo che è la Macchina di santa Rosa è una città che può avere molto di più se riesce a valorizzare quello che si ha e lo si fa facendolo conoscere. Io che abito a Roma, da grande ho conosciuto la Macchina di S. Rosa. Poi è stato fatto un lavoro enorme su questo, ma si può fare di più. L’altra sfida fondamentale sono le infrastrutture. Qui è un tema centrale perchè Viterbo è stata una città per troppo tempo isolata. Credo che Laura Allegrini sia la persona giusta per portare avanti queste battaglie e che Fdi sia il partito giusto per portare avanti queste sfide, perché noi se diciamo una cosa poi la facciamo anche. Spero che Fdi possa governare questo comune perché le nostre idee sono molto diverse da quelle dei nostri avversari con cui non si può fare nulla di buono: guardate cosa sta succedendo al governo nazionale. Anche l’autorevolezza di Draghi non poteva molto in un parlamento  per la maggioranza in mano al Pd e al M5s. vedi la riforma del catasto per adeguare le rendite catastali ai valori di mercato.. rivedendo quindi le tasse sulle casa, la gente non è’ cretina, non puoi mentire. Volevi mettere l’obbligo vaccinale,  potevi metterlo invece di fare un’altra cosa per non pagare eventuali conseguenze”. Ha poi parlato dei 30 mila balneari che stanno espropriando: altra cosa folle. La gente ha investito assumendosi dei rischi, ora lo Stato italiano dice chi se ne frega, ora ti levo tutto e lo mando all’asta che vinceranno le grandi multinazionali straniere. Ma se non mandiamo all’asta i balneari ci dicono che non prendiamo i soldi del Pnrr. Vi comunico che questi soldi per i 2/3 sono a debito che ripagheremo con gli interessi e dobbiamo pure svendere un altro pezzo d’Italia? A me non sembra na cosa molto intelligente. Fdi non svende pezzi d’Italia per mantenere la poltrona”. Poi Meloni si è soffermata sul reddito di cittadinanza: “Accade che chiunque voglia  lavorare è un problema. Devi stare a casa a prendere il reddito di cittadinanza  così sei costretto a votare M5S. Io penso che i poveri li odino quelli che li sfruttano, che vogliono tenerli schiavi. Quando dai a qualcuno che potrebbe lavorar il reddito di cittadinanza lo stai mantenendo nella sua condizione di povertà, ma quanto può durare? Alla fine glielo devi togliere  e quando non avrà più il reddito di cittadinanza sarà più povera di prima, più anziana  e non sarà formata, avrà perso un sacco di tempo. Uno stato giusto non mette sullo stesso piano dell’assistenza chi può lavorare e chi non può farlo. Il paradosso  del reddito di cittadinanza è che un ragazzo di 20 anni può prendere  fino a 780 euro ed un disabile  prendere 270 euro di pensione di invalidità! E’ una follia, è diseducativo da morire. Abbiamo bisogno del contributo di quei ragazzi”. Poi ha affrontato il tema del merito: “A noi i sessantottini ci hanno rovinato con questa idea che il merito è nemico dell’uguaglianza.  L’uguaglianza è presupposto del merito, tu la devi garantire nel punto di partenza dopodichè però dove arrivi dipende da te, dalle tue capacità, dal tuo valore. Uno non vale uno. Vogliamo aiutare le imprese a lavorare ed assumere. La povertà non si cancella con un  decreto tanto che abbiamo molti più poveri oggi rispetto a ieri. La ricchezza non la crea lo Stato, ma le aziende ed i loro lavoratori. Non puoi neanche garantire dei salari minimi, è uno specchietto  per le allodole. Vuoi garantire salari decenti? Taglia le tasse sul lavoro e pretendi che in cambio tutto il risparmio vada in busta paga. E’ la proposta che abbiamo fatto noi e ce l’hanno bocciata. Le imprese vengono vessate dalla mattina alla sera dallo Stato italiano. Da noi fregare le istituzioni è una pratica socialmente accetta ed accade perché è l’impressione che lo stato è il primo che ti vuole fregare. Bisogna, quindi, fare una piccola rivoluzione per uno Stato che fa le cose giuste”. Altro argomento la spesa per la Difesa. “Noi ce l’avevamo in programma dal 2013. C’è una ragione:  perché purtroppo è lo strumento fondamentale per tutelare i nostri  interessi perché se non ci possiamo difendere da soli chiediamo a qualcun altro di farlo e siccome io non voglio essere suddito di nessuno penso che questa nazione deve mettere le spese necessarie per la difesa. Eppure noi siamo l’uomo nero. E’ una tecnica di comunicazione della sinistra che prende sempre più situazioni irragionevoli ed ha paura di confrontarsi con noi perché facciamo domande sensate e non hanno risposte sensate da darci. Per non risponderci ci definiscono indegni”. Altro tema toccato quello dell’immigrazione. Meloni ha evidenziato come i profughi siano una cosa gli immigrati altro. “Qual è la solidarietà  di far entrare centinaia di mgliaia di persone e poi  mandare le donne a prostituirsi e gli uomini a spacciare la droga? Non ci vedo nulla di solidale. Noi siamo l’unico partito in Italia che denuncia la politica neocoloniale di certa Europa in Africa”. Meloni ha poi detto di non essere d’accordo  con la pratica degli uteri in affitto “perché i bambini non si comprano, non sono merce da banco”  e di non essere neanche  favorevole all’adozione da parte delle coppie omosessuali. “Nelle norme dello Stato italiano un single non può adottare un bambino. Quindi lo stato è singolofobo? Per adottare un bambino devi avere determinati requisti di reddito e di età. Uno stato giusto si occupa di difendere quello che da solo non si può difendere  ed in questo caso il bambino e quindi garantirgli una famiglia che possa dargli stabilità e con un’età per crescerlo e per noi il meglio  è avere anche un padre ed un madre” Poi sulla pandemia: “Non sono d’accordo sul fatto che un ragazzino di 12 anni se non si vaccina con  un vaccino in cui la comunità scientifica non è tutta d’accordo non possa fare sport. E’ irragionevole. Ma se  lo dico mi danno della no vax, sono l’unico no vax vaccinato al mondo! Non sono no vax ma neanche cretina.  Vedi i banchi a rotelle:  ci hanno detto di essere distanziati per ridurre i contagi, ma con le ruote mi avvicino di più rispetto al banco fermo. Non c’è una ratio. Io vorrei una politica che facesse le cose sensate. Più di un anno fa abbiamo proposto la ventilazione meccanica controllata nelle aule delle nostre scuole. La regione Marche, guidata da esponente di Fdi,  ha avviato questa sperimentazione. I dati lavorati dalla fondazione Fiume  sono stati pubblicati  qualche settimana fa. La ventilazione  controllata batte il contagio da Covid all’82,5 %.  Che cosa significa? Che potevamo tenere aperte le scuole, che potevamo non mandare le persone in smart working, potevamo tenere aperti i ristoranti, le palestre e le migliaia di attività che sono state sacrificate  da una politica che siccome non sapeva fare le cose utili faceva le cose facili. Molto più difficile potenziare i mezzi pubblici, la ventilazione controllata nelle scuole. Facciamo paura perchè siamo liberi, non abbiamo padroni e non guardiamo in faccia a nessuno – ha rimarcato Meloni- Fdi però non ha la classe dirigente.. Noi abbiamo affrontato la pandemia con Speranza ministro della salute,  siamo nel bel mezzo di una guerra in Europa ed abbiamo Di Maio ministro degli Esteri, è crollato un ponte a Genova ed alle infrastrutture ci stava Toninelli.  Se Fdi dovesse governare questa nazione non vedrete ministri di questo tipo!”.

Selfie poi di rito con l’on Meloni sul palco, mentre la candidata sindaco Allegrini ha sventolato una bandiera tricolore, accompagnata da tante altre delle folla.

 

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