Nel 2009 i pochi che credettero nelle potenzialità del Bitcoin (la prima criptovaluta a entrare nel mercato) vennero premiati con guadagni francamente inimmaginabili. Da allora è partita una vera e propria corsa alla valuta digitale che, col passare degli anni, ha visto l’affermazione di determinati protagonisti, come ad esempio Ripple ed Ethereum. A partire dal 2019 poi l’andamento generale delle criptovalute è diventato talmente soddisfacente da stimolare la nascita di tanti nuovi strumenti finanziari più o meno vicini al concetto originario di valuta digitale.
È infatti in crescita il numero di traders che guarda alle nuove criptovalute su cui investire: si tratta di cryptocurrencies con una tecnologia più avanzata, che offrono modalità e condizioni di utilizzo inedite e che hanno prospettive di crescita importanti. Insomma, il mercato della criptovaluta emergente sembra destinato ad affiancare ogni giorno di più quello delle criptovaute diciamo “classiche”. Detto questo, prima di entrare nel merito delle novità del momento e dei criteri con cui individuarle, è sicuramente utile soffermarsi innanzitutto sul termine “criptovaluta”, in maniera tale da spiegare in maniera chiara ed esauriente come funzioni questo particolarissimo strumento finanziario.
Che cosa è e come funziona la criptovaluta
Per spiegare cosa sia la criptovaluta in effetti è sufficiente prestare la dovuta attenzione al suo nome proprio, composto dal prefisso “cripto” e dal sostantivo “valuta”. La criptovaluta infatti è semplicemente una valuta protetta da crittografia, ovvero una valuta nascosta, una valuta a cui è possibile accedere soltanto nel momento in cui si entra in possesso di una specifica chiave d’accesso.
A ciò va aggiunto che la criptovaluta è valuta esclusivamente digitale: questo vuol dire che non viene emessa o stampata da alcun genere di zecca e che, più in generale, non esiste da un punto di vista propriamente “fisico”. Stiamo dunque parlando di un bene che può venire comprato, scambiato o venduto soltanto all’interno di canali telematici, come broker, siti, piattaforme e/o applicazioni di trading online.
Quanto vale la criptovaluta
L’aspetto più interessante delle criptovalute è il loro particolarissimo sistema di attribuzione di valore. La valuta digitale infatti viene emessa con un prezzo di acquisto che viene stabilito esclusivamente dal suo creatore, ma non solo. Una volta lanciata nel mercato infatti non risponde ad alcun genere di regolamentazione imposta da enti o organi di controllo.
Al contrario, tende a rispondere soprattutto alla legge della domanda e dell’offerta, tenendo conto delle informazioni presenti all’interno dei registri delle transazioni proprietari (quello di Bitcoin, quello di Ripple ecc.). In altre parole, più gli investitori si dimostrano interessati a una criptovaluta, più il suo valore continua a crescere, senza alcun tipo di freno o di milite. Allo stesso modo però, più il mercato si distacca da una criptovaluta, più il suo valore continua a calare.
Le migliori criptovalute emergenti
Una volta compreso il funzionamento base delle criptovalute, è il momento di capire quali siano le valute digitali emergenti a cui prestare maggiore attenzione. Realtà che, con ogni probabilità, non saranno valute vere e proprie, quanto piuttosto strumenti finanziari che si fondano sulla blockchain. Da questo punto di vista il primo nome da tenere d’occhio è sicuramente quello di Solana, una nuova infrastruttura che presenta commissioni inferiori rispetto alla stragrande maggioranza dei competitor e che riesce a gestire una quantità davvero colossale di transazioni.
Si pensi infatti che il numero record raggiunto è di ben 50.000 transazioni in un secondo. Un altro progetto molto interessante è PUNDI X: un nuovo token pensato per portare i token digitali nel mondo fisico. PUNDI X regola infatti una rete che può venire utilizzata sfruttando le altre criptovalute per pagamenti tramite POS.
I.P.
