di REDAZIONE-
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale discorso di fine anno, ha rivolto un messaggio denso di riflessioni e auguri agli italiani in patria e all’estero. Il suo discorso si è articolato attorno a tre temi principali: la pace, il rispetto e la speranza, con un forte richiamo all’azione collettiva e alla solidarietà.
Mattarella ha sottolineato l’urgenza della pace, evocando tragedie umanitarie come la morte di una neonata a Gaza e i bombardamenti in Ucraina. Ha ricordato che la pace, sancita dalla Costituzione italiana, è un obiettivo che l’Italia persegue instancabilmente, anche attraverso il suo ruolo internazionale, come la presidenza del G7. Non si tratta di sottomissione, ma di rispetto dei diritti umani e della dignità dei popoli.
Il rispetto, indicato dalla Treccani come parola dell’anno, è stato definito dal Presidente come il primo passo per costruire una società più accogliente. Ha parlato di rispetto per la vita, per la sicurezza sul lavoro e per la dignità umana, richiamando l’attenzione su problematiche come il sovraffollamento carcerario, la violenza giovanile e i femminicidi. Mattarella ha ribadito che non bastano parole: è necessario agire con responsabilità e concretezza.
Il Presidente ha invitato gli italiani a coltivare fiducia e a trasformare la speranza in realtà attraverso l’impegno collettivo. Ha evidenziato le contraddizioni della società moderna, come le disuguaglianze economiche e la crisi climatica, ma ha anche celebrato i successi italiani nell’export, nella scienza e nello sport. Ha posto un accento particolare sull’importanza di ascoltare i giovani, sostenere le loro aspirazioni e affrontare la crisi demografica con soluzioni concrete.
Mattarella ha lodato il patriottismo espresso attraverso il servizio civile e militare, il lavoro degli operatori sanitari e l’impegno di insegnanti e volontari. Ha evidenziato l’importanza dell’integrazione, definendola un pilastro per il futuro della società italiana.
Guardando al 2025, anno in cui si celebreranno gli 80 anni della Liberazione, Mattarella ha richiamato i valori fondanti della Repubblica: libertà, democrazia, giustizia e lavoro. Ha concluso il suo discorso con un messaggio di speranza, invitando ogni cittadino a essere protagonista del cambiamento e custode dei valori costituzionali.
“La speranza siamo noi: il nostro impegno, la nostra libertà, le nostre scelte. Buon anno a tutti!” ha concluso il Presidente, offrendo un messaggio di fiducia e responsabilità per affrontare le sfide del futuro.
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