Microplastiche in tutti i frammenti di placenta umana analizzata

L’inquinamento da microplastiche è una minaccia sempre più diffusa e i risultati di uno studio condotto dall’Università del New Mexico rivelano la presenza di queste particelle anche nella placenta umana. Utilizzando un nuovo strumento analitico, i ricercatori hanno identificato microplastiche in tutti i frammenti di placenta umana analizzata, con concentrazioni che variavano dai 6,5 ai 790 microgrammi per grammo di tessuto. Il polimero più diffuso nel tessuto placentare era il polietilene, utilizzato per produrre sacchetti e bottiglie di plastica, seguito dal cloruro di polivinile e nylon.

Sebbene lo studio sia di dimensioni ridotte, l’autore principale, Matthew Campen, ha lanciato un allarme per i possibili effetti sulla salute, considerando l’aumento costante delle microplastiche nell’ambiente. La presenza di microplastiche nella placenta è particolarmente preoccupante, poiché si tratta di un organo in formazione durante la gravidanza e a rischio di essere danneggiato dalle sostanze inquinanti. Nonostante sia ancora poco chiaro quali effetti le microplastiche possano avere sulla salute umana, la scoperta solleva seri interrogativi e richiede ulteriori studi per valutarne gli impatti a lungo termine.

Questa ricerca sottolinea l’urgenza di adottare misure efficaci per ridurre l’inquinamento da microplastiche e proteggere la salute umana e ambientale. Sono necessari sforzi concreti a livello globale per affrontare questa minaccia emergente e salvaguardare il benessere delle generazioni future.
Quotidiano Sanitá. 22 febbraio 2024.

Grazie

Dr. Giovanni Ghirga
Pediatra

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