Migliaia in piazza a Roma per i diritti delle persone sorde

ROMA– Migliaia di persone sorde, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno riempito oggi Piazza Santi Apostoli a Roma per chiedere al Governo interventi concreti contro la discriminazione e a favore di una maggiore inclusione e accessibilità. Organizzata dall’Ente Nazionale Sordi (ENS), la manifestazione ha visto il presidente dell’ENS, Angelo Raffaele Cagnazzo, lanciare un forte messaggio: “Noi persone sorde vogliamo essere visibili, ma restiamo ancora invisibili alle istituzioni”.

“Ho detto al ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che il vero sordo è il Governo”, ha dichiarato Cagnazzo dal palco, sottolineando la necessità di creare un tavolo tecnico operativo trasversale che coinvolga l’ENS e altre associazioni per affrontare le molteplici problematiche ancora irrisolte.

“Questa piazza rappresenta la determinazione della comunità sorda a non rimanere inascoltata. Oggi chiediamo al Governo non solo di ascoltarci, ma di agire con interventi concreti e immediati. Le nostre richieste non sono straordinarie, chiediamo venga attuato l’art. 3 della Costituzione: vogliamo pari diritti, accessibilità e inclusione in ogni ambito della vita quotidiana. È inaccettabile che nel 2024 le persone sorde siano ancora escluse dal lavoro, dalla cittadinanza, dalla mobilità e dalla piena partecipazione alla società civile. Il riconoscimento della LIS, sancito dalla legge del 2021, è solo un punto di partenza: serve un impegno serio per garantire che le persone sorde siano cittadini di serie A, come tutti gli altri. Ci aspettiamo risposte precise e concrete a partire da oggi stesso”, ha aggiunto l’Avv. Gino Salvatori, Segretario Nazionale dell’Ente.

Tra le richieste principali avanzate durante la manifestazione:

Trasporti e Patenti Speciali
L’ENS ha chiesto al Ministero dei Trasporti di eliminare le limitazioni che impediscono alle persone sorde di ottenere patenti per guidare mezzi pesanti, attualmente riservate a chi ha residui uditivi. “Negli altri Paesi europei è già possibile – spiega Cagnazzo – perché possiamo sopperire con la nostra grande capacità visiva. Si possono predisporre soluzioni come segnalazioni luminose. Inclusione significa anche permetterci di essere conducenti di mezzi pesanti”.

Lavoro e Collocamento Obbligatorio
La comunità sorda chiede un intervento sulla legge 68/1999, affinché sia riservata una quota dell’1% per il collocamento obbligatorio delle persone sorde. “Tanti datori di lavoro preferiscono assumere persone senza difficoltà comunicative, temendo di dover sostenere i costi di un interprete – denuncia Cagnazzo – e questo porta a un’alta disoccupazione tra le persone sorde. Le altre associazioni godono del 7% di quote riservate e non vogliono rinunciare all’1% per noi. È una disparità inaccettabile”.

Cittadinanza e Permessi di Soggiorno
Un’altra richiesta chiave è rivolta al Ministero dell’Interno: eliminare i test scritti in lingua italiana per il rilascio della cittadinanza o dei permessi di soggiorno a persone sorde straniere. “Molti non possono superare questi esami perché non sono adeguati alle loro competenze linguistiche. Bisogna permettere di sostenere i test in LIS. Non serve una nuova legge, basta cambiare le disposizioni”.

Salute e Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)
L’ENS ha chiesto un aggiornamento del nomenclatore previsto dai LEA, attualmente basato su sussidi obsoleti, e una standardizzazione su tutto il territorio nazionale. “Il fine ultimo è garantire la comunicazione, ma i LEA sono datati e non rispondono alle esigenze reali delle persone sorde”.

Formazione e Interpreti LIS
Il presidente dell’ENS ha chiesto un riadeguamento delle norme sulla formazione degli interpreti LIS, permettendo anche a enti privati di erogare i corsi. “L’università non sempre riesce a garantire la specificità e la qualità necessaria per formare interpreti adeguati. Chiediamo che l’ENS possa tornare a organizzare questi corsi. È fondamentale per garantire un servizio di interpretariato qualificato”.

Incontro con il Ministro per le Disabilità
Durante la manifestazione, il ministro Alessandra Locatelli ha convocato una delegazione dell’ENS per un incontro. “Pretendiamo la presenza di referenti di tutti i ministeri interessati – ha sottolineato Cagnazzo – perché le nostre istanze riguardano trasversalmente trasporti, lavoro, salute, istruzione e altri ambiti”. Sebbene la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non fosse presente, è stata formalizzata – riferisce ai manifestanti il Presidente di ENS – una delega al ministro Locatelli per affrontare le richieste della comunità.

Inclusione Sociale e Parità di Diritti
Cagnazzo ha concluso il suo intervento con un appello: “Noi vogliamo essere cittadini di serie A. Oggi siamo cittadini di serie C. Chiediamo di essere inclusi nella vita sociale, civile e politica come tutti. La nostra battaglia è per la dignità e per il rispetto dei diritti fondamentali”.

Interventi Politici
Sul palco si sono alternati rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione. Tra questi, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha dichiarato: “La società non può ignorare i diritti di tutti. L’articolo 3 della Costituzione ci impone di rimuovere gli ostacoli. Abbiamo presentato emendamenti per aumentare l’indennità di comunicazione”. Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia, ha ribadito l’impegno del suo partito: “La legge sul riconoscimento della LIS è stata una conquista. Adesso lavoreremo per cambiare le norme sull’accesso al lavoro per le persone sorde”. Forte anche il sostegno di Davide Faraone (Italia Viva) e Gianmauro Dell’Olio (Movimento 5 Stelle).

L’ENS continuerà a battersi per garantire pari diritti alle persone sorde, coinvolgendo tutte le forze politiche e le istituzioni.

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