Migranti, Procaccini: “In piena emergenza sbarchi irregolari aumentati del 400%”

ROMA- “Nel pieno dell’emergenza coronavirus, gli sbarchi di immigrati irregolari in Italia, grazie anche all’attività delle navi ONG, sono aumentati del 400%. Lo ha dichiarato oggi il direttore di Frontex durante un’audizione in Commissione LIBE al Parlamento Europeo. Un dato che rappresenta in modo evidente l’incapacità (o la non volontà) del governo italiano di fermare l’immigrazione selvaggia, soprattutto durante la peggiore emergenza sanitaria dal dopoguerra. Ma la cosa davvero incredibile è che l’Italia e Malta sono state messe sotto accusa dal rappresentante della ONG Sea Eye perché non stanno facendo abbastanza per favorire gli sbarchi. Mi sarei piuttosto aspetto parole di solidarietà nei confronti dello Stato membro più colpito dalla pandemia, anche da parte dei funzionari UE intervenuti. Ma niente, i malati e i morti italiani non hanno meritato alcuna considerazione nei loro interventi”.

Con queste parole l’europarlamentare Nicola Procaccini, coordinatore del gruppo dei Conservatori e riformisti europei nella Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo, commenta la riunione in videoconferenza appena conclusasi.

“Ancora una volta si e’ voluto far passare il messaggio per cui l’unica soluzione possibile per migliorare la situazione dei migranti presenti in Libia, sia la loro partenza alla volta dell’Unione europea – continua l’eurodeputato di Fratelli d’Italia – Soltanto un massiccio intervento umanitario , patrocinato dall’Europa, potrebbe governare l’emergenza in Libia, in un contesto in cui l’escalation militare e sanitaria nel Paese potrebbe presto trasformarsi in una nuova, epocale, ondata migratoria. Peccato che la UE abbia ancora una volta abdicato al proprio ruolo, consentendo addirittura ad Erdogan di diventare il punto di riferimento di al-Sarraj. Un’occasione in più, per il sultano turco, per puntare una pistola alle nostre tempie, attraverso la minaccia della ‘bomba migratoria”, conclude Procaccini.

 

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