“Missa Pro Pace a Soriano Nel Cimino”

SORIANO NEL CIMINO (Viterbo) – Si è tenuta il 2 giugno presso la Collegiata di San Nicola di Bari, a Soriano nel Cimino, la Missa Pro Pace voluta dall’Accademia Internazionale Mauriziana – Delegazione di Viterbo e Legazione di Soriano, e la Banda Musicale dell’Accademia (su proposta dell’Anbima). Ha officiato Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Francesco Micciché, venuto appositamente e per la prima volta nel paese Cimino. Per l’Accademia erano presenti il Rettore e Presidente Duca Fabrizio Mechi di Pontassieve e il Delegato di Fondi-Ventotene Dott. Alessandro De Bonis. Un ringraziamento va alla sezione sorianese della Protezione Civile, alle Confraternite della Misericordia di Soriano e dei Sacconi di Vignanello, per aver accolto il Vescovo al suo arrivo. Presente l’Assessore Paola Tranfa in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Quella di Mons. Micciché è stata una omelia toccante, che ci ha fatto capire che solo considerandoci figli di Dio e fratelli tutti, l’assurdità di ogni guerra può essere estirpata dal cuore dell’uomo. Dopo la funzione, il Duca di Pontassieve ha spiegato cosa sta facendo l’Accademia, a livello nazionale ma anche sul territorio grazie alla Delegazione di Viterbo, sia per l’emergenza Ucraina che nelle attività sociali (come l’invio di due tir con generi alimentari e di prima necessità e di una tac al confine moldavo, e sul territorio del viterbese la distribuzione di 60.000 mascherine nelle parrocchie, famiglie, case famiglia, centri anziani ed ospedale di Belcolle). È stato poi il Delegato di Viterbo, N.H. Don Sebastian Serafini, a spiegare il perché della messa per la pace “sembra assurdo – ha detto – dover prendere spunto da una guerra come quella in Ucraina, resa più importante di altre dai media, per poter dire un forte no a tutte le guerre che sconvolgono il Mondo, ma abbiamo il dovere di farlo e senza pensare ai colori di schieramento, alle ideologie, perché i morti non hanno colore alcuno. Non si muore purtroppo solo nel cuore dell’Europa, questo nostro continente in più parti vede morte e desolazione per colpa delle guerre, e quindi come cristiani, fratelli e figli di Dio dobbiamo unirci nel dire no alla guerra in ogni dove. Sembravano lontane nel ’39 le parole di Pio XII “nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra” ed invece venne il secondo conflitto mondiale. Sembrava lontana l’ammonizione all’ONU nel ’68 di Papa Paolo VI “jamais plus la guerre” o di San Giovanni Paolo II “mai più la guerra”, ed invece l’Europa continuó ad essere insanguinata. Speriamo di non dover ripetere tra qualche anno “sembravano lontane le parole di Papa Francesco nel 2022, ed invece…….”. Sua Eccellenza il Vescovo Micciché ha poi salutato caramente i presenti ringraziando per la calorosa accoglienza ricevuta, e riporterà in Vaticano, nuovamente grazie all’Accademia e alla sua Banda, il nome di Soriano nel Cimino.

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