Misteri danteschi: perchè è importante il 7 aprile

di ANNA MARIA STEFANINI-

L’opera più studiata di tutti i tempi presenta tuttora aspetti oscuri. Uno degli enigmi più indagati riguarda la data in cui Dante smarrisce la retta via ed entra nella celeberrima “selva oscura”, dando inizio il suo percorso di liberazione nell’aldilà.
Le più accreditate teorie esegetiche restringono la finestra temporale entro cui Dante Alighieri (Firenze, maggio/giugno 1265 – Ravenna, 13/14 settembre 1321) compone La Divina Commedia tra l’inizio del Trecento e il 1321; ossia nell’ambito dei 14-17 anni del suo esilio politico nella Lunigiana (territorio di confine fra Toscana e Liguria) e, successivamente in Romagna.
Ma qual è il tempo esatto del suo incredibile ingresso nel mondo delle anime? Dante non lo dice espressamente ma ha disseminato il suo racconto di indizi utili a stabilirne i confini temporali. Innanzi tutto dichiara di essere “nel mezzo del cammin di nostra vita” e la durata media della vita umana al tempo di Dante era, secondo il canone biblico, di settanta anni. Ne consegue che quando smarrisce la “retta via” aveva 35 anni per cui, essendo nato nel 1265, doveva correre l’anno 1300.
Il 1300 è anche l’anno del primo giubileo proclamato nel febbraio 1300 da papa Bonifacio VIII, la location temporale perfetta per collocare il suo itinerario dalle tenebre verso la luce, essendo Dante un raffinato filosofo, cristiano e letterato. A questa congettura si aggiunge un importante indizio: il personaggio Casella, musico e grande amico del Poeta, incontrato nel Purgatorio, accenna al Giubileo riferendo che era iniziato circa tre mesi prima del loro incontro extra-terreno; un riferimento cronologico che colloca l’incontro nella primavera del 1300.
Un altro personaggio, il demone Malacoda, incontrato nell’inferno (la prima tappa del viaggio), fornisce ulteriori indizi che restringono tale incontro a due sole opzioni temporali, entrambe compatibili con i riferimenti forniti da Casella: il 25 marzo, data, ai tempi di Dante, accreditata come quella della crocefissione di Cristo oppure il venerdì santo 8 aprile 1300. Dal momento però che Dante riferisce che al momento dell’ingresso nella “selva oscura” c’era il plenilunio, questo riferimento astronomico propende decisamente per l’8 aprile.
Malacoda rilascia anche altri indizi temporali per i quali l’entrata del Poeta deve essere cominciata diverse ore prima del loro incontro, nella notte tra il 7 e l’8 aprile, ma prima della mezzanotte.
Per questo complesso di ragioni il 7 aprile di 723 anni fa è considerato la data più probabile dell’inizio del viaggio più celebre del mondo.

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