di REDAZIONE-
VITERBO- Durante i lavori in piazza del Comune a Viterbo, operai hanno rinvenuto strutture sotterranee che potrebbero essere antiche tombe. Sebbene si attenda una conferma dalla Soprintendenza, iniziali indiscrezioni indicano che potrebbero trattarsi di sepolture risalenti a prima dell’anno Mille, forse appartenenti all’epoca longobarda, il che darebbe alla scoperta un valore storico straordinario.
Le autorità locali, tra cui l’assessore Stefano Floris, al momento ritengono che si tratti di semplici murature. La Soprintendenza, supportata dalle archeologhe Beatrice Casocavallo e Rita Barone, ha avviato un’indagine approfondita. Se fossero effettivamente tombe, si fermerebbero i lavori per consentire la salvaguardia dei reperti.
La scoperta, avvenuta in un’area adiacente alla chiesa di Sant’Angelo in Spatha, potrebbe essere legata al cimitero di Cavalluccalo, uno dei più antichi della città. La chiesa, infatti, dedicata a San Michele Arcangelo, riflette l’influenza longobarda su Viterbo, un popolo di guerrieri e devoti che, nel settimo secolo, adottò la pratica di seppellire i propri morti vicino alle chiese. Se confermata, la scoperta riscriverebbe parte della storia della città, ampliando le conoscenze sulla presenza longobarda nella Tuscia viterbese.
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